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  • 5 Ottobre 2024
  • Ultimo aggiornamento 30 Settembre 2024 12:43
  • Milano

I 10 trend globali per i consumi nel 2022

Reazione ai cambiamenti climatici, pianificazione “di riserva”, attenzione al benessere e all’economia circolare, la curiosità e i primi approcci verso il metaverso. L’analisi di Euromonitor tra trend in consolidamento e novità

I 10 trend globali per i consumi nel 2022

Verso dove sta andando il mondo dei consumi nel 2022? Ce lo dice l’analisi annuale di Euromonitor che presenta dieci tendenze chiare ed evidenti da non sottovalutare e da tenere presenti per il prossimo futuro.

LA PIANIFICAZIONE “DI RISERVA”

Il 36% dei retailer si aspetta che la carenza di forniture dovuta alla mancanza di componenti e microchip a cui il mercato non ha ancora messo fine, sarà l’effetto più significativo della
pandemia da COVID-19. Per questo, con l’obiettivo di garantire ugualmente prodotti e servizi e non deludere i clienti finali, stanno cercando soluzioni alternative. Proliferano dunque prodotti a noleggio o ricondizionati come alternative all’acquisto del nuovo, articoli esclusivi o in prevendita ad un prezzo maggiore, app che consentono di iscriversi a liste d’attesa per assicurarsi la pole position dell’acquisto, servizi direct-to-consumer a pagamento per consegnare i prodotti direttamente al consumatore.

Ovviamente tutto questo sta richiedendo alle aziende maggiori investimenti sia nell’approvvigionamento locale che nell’automazione dei processi. Un passo dovuto per reagire a questa crisi che non sarà di breve termine.

LA REAZIONE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Il 67% dei consumatori nel 2021 ha cercato di assumere comportamenti a impatto positivo per l’ambiente. Allo stesso tempo, il 78% dei professionisti pensa che il cambiamento climatico avrà un impatto sulla domanda dei consumatori, cambiando comportamenti, bisogni e preferenze e il 39% ha indicato che la sua azienda prevede già di investire in produzioni rispettose del clima.

Va da sé che l’attivismo green e gli stili di vita sostenibili sono qui per rimanere: i consumatori stanno diventando consapevoli e “l’eco-ansia” sta guidando l’attivismo ambientale e le conseguenti decisioni di acquisto. In molti riducono l’uso della plastica, tagliano i rifiuti alimentari e riciclano. E chiedono altrettanto, soprattutto in termini di trasparenza, ai brand.

L’accessibilità economica resta però un ostacolo. Nel 2021, il 43% dei professionisti ha riferito che la mancanza di disponibilità dei consumatori a pagare di più per questi prodotti è una barriera significativa, che ostacola il business.

LA DIGITALIZZAZIONE DEI BOOMERS

Credit: GettyImages

Il 45% dei consumatori over 60 nel 2021 ha avuto accesso alla sua banca da cellulare almeno una volta a settimana, mentre l’82% possiede uno smartphone di proprietà.

Gli obblighi di digitalizzazione imposti dalle chiusure per il Covid-19 hanno portato oggi molti “anziani digitali”
a imparare a usare questi strumenti e considerato che la popolazione globale di età superiore ai 60 anni crescerà del 65% tra il 2021 e il 2040, raggiungendo oltre due miliardi di persone, è bene che le aziende lavorino per adattare la loro esperienza digitale considerato anche il fatto che questo target rappresenta la fascia di popolazione con reddito maggiore.

FIDUCIA NEL FUTURO

Il 51% dei consumatori crede che la propria situazione finanziaria migliorerà nei prossimi cinque anni. Aumenta la fiducia negli investimenti e l’alfabetizzazione finanziaria anche perché la pandemia ha portato volatilità nel mercato del lavoro e ha messo a rischio la sicurezza anche economica di molti. Per questo alcuni consumatori, che hanno speso meno e hanno risparmiato di più, hanno diversificato verso fonti di reddito alternative, come investire nel mercato azionario tanto che le startup Fintech stanno fornendo servizi bancari digitali con commissioni più basse e tassi d’interesse più alti. Offrire risorse educative all’interno di queste piattaforme può aiutare costruire la fiducia dei consumatori e del marchio.

REINVENTARSI LA VITA

Ben 4 milioni di americani hanno lasciato il lavoro a luglio 2021 e altri 4 milioni lo hanno fatto in agosto. Nel 2015, solo il 12% dei consumatori dava la priorità al tempo per se stessi, nel 2021 è diventato il 24%. Il Covid-19 ha portato questa esigenza: dare maggior valore ai rischi e quindi alla tutela della salute, a partire da un equilibrio maggiore tra tempo libero e impiego lavorativo.

L’ARRIVO DEL METAVERSO

sostenibilità
Credit: GettyImages

Nel 2021 il 38% dei consumatori ha partecipato a videogiochi online almeno una volta a settimana (era il 29% nel 2015). Il mondo digitale si sta evolvendo verso realtà 3D immersive e anche i consumatori stanno abbracciando questi spazi digitali per socializzare con le comunità.

Tra tutti emerge il Metaverso, con la realizzazione di avatar che consentono di esplorare mondi virtuali insieme agli utenti di tutto il mondo. Mentre si assiste a questa evoluzione, i brand sfruttano sempre di più i social media e soprattutto TikTok per promuovere i prodotti e creare una community di riferimento. Basti pensare che nel 2021, più del 30% dei consumatori ha acquistato beni o servizi dopo aver visto un post di un influencer o una pubblicità aziendale su TikTok. Ma non solo: squadre sportive, giocatori, artisti usano piattaforme come YouTube e Twitch per ospitare concerti virtuali dal vivo ed eventi e le aziende ne approfittano per parlare ai loro consumatori.

DAL POSSESSO ALL’ESPERIENZA

I consumatori stanno passando da una mentalità di possesso a una mentalità di esperienza accogliendo con favore i temi del riutilizzo e più in generale dell’economia circolare. Un quinto dei consumatori a livello globale considera infatti di aumentare gli acquisti di articoli di seconda mano in futuro, tanto che c’è una vera e propria esplosione di app volte a questo scopo.

LA NUOVA VITA URBANA

Il 37% dei consumatori si aspetta di lavorare da casa in futuro e comunque in comunità suburbane e rurali che offrono alloggi più spaziosi e paesaggi più verdi. Anche questo è frutto del Covid-19 e di nuovi stili di vita che da temporanei sono diventati permanenti, e anche chi vuole restare nel contesto urbano chiede condizioni migliorative dal punto di vista della qualità della vita attraverso iniziative più sostenibili nelle aree metropolitane tra cui l’agricoltura indoor, la riconversione di infrastrutture inutilizzate in parchi pubblici e spazi verdi, le città basate sulla fornitura di servizi in 15 minuti.

AMOR PROPRIO CERCASI

Il 56% dei consumatori crede che sarà più felice nei prossimi cinque anni. L’accettazione, la cura di sé e l’inclusione sono in prima linea negli stili di vita dei consumatori.

La personalizzazione avanzerà e si sposterà verso l’accettazione di massa in tutti i settori, come la bellezza, la cura personale e la salute dei consumatori. Inoltre, il marketing e le offerte devono essere inclusivi. I marchi stanno rompendo gli stereotipi e le norme sociali norme sociali, permettendo a chi cerca l’amore per se stesso di sentirsi a proprio agio e sicuri di esprimere il loro vero sé.

LA SOCIALIZZAZIONE

I consumatori stanno ritornando alla vita pre-pandemia in modi diversi. Alcuni sono più impazienti, altri sono esitanti creando il cosiddetto “paradosso della socializzazione”.
Per questo le aziende hanno mostrato resilienza, offrendo opzioni digitali e flessibili attraverso un approccio misto che resta fondamentale e indispensabile per soddisfare le nuove esigenze del consumatore finale.

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Giornalista, digital addicted, lavora sui contenuti per dare qualità ai prodotti editoriali che segue. Perché oggi più che mai la qualità di ciò che si racconta fa la differenza

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