C’è sempre più online nelle tendenze di acquisto degli italiani e l’ultimo Osservatorio eCommerce B2c, prodotto dal Politecnico di Milano sui dati forniti dagli operatori del mercato, lo certifica con numeri che non lasciano alcun dubbio.
Gli acquisti online nel 2019 hanno raggiunto i 31,6 miliardi di euro a valore, in crescita del 15% rispetto al 2018. È il passo in avanti più significativo di sempre.
Finalmente l’eCommerce sta diventando il motore di crescita del Retail sebbene rappresenti solo il 7% del totale dei consumi; un tasso di penetrazione ancora molto basso rispetto ad altri Paesi (in Cina, Inghilterra e Usa è vicino al 20%) ma che sta iniziando a crescere.
E non poco. Basti pensare che nel 1999 l’eCommerce in Italia valeva solo 100 milioni di euro e nel 2010 rappresentava solo l’1% dei consumi Retail.
Guardando al futuro possiamo attenderci una costante crescita a doppia cifra in cui emergeranno con più forza alcune componenti. Se l’eCommerce si è sviluppato soprattutto intorno ai servizi, negli ultimi anni stanno emergendo settori nuovi legati ai prodotti: non solo informatica e abbigliamento, ma anche arredamento e food.
Ed è soprattutto su quest’ultimo settore che si scommette per il futuro.
COME CAMBIA IL MERCATO
L’analisi dei dati dell’Osservatorio evidenzia tre aspetti molto importanti:
- l’eCommerce si presenta oggi come il motore del retail perché spinge i consumi (è responsabile del 65% della crescita complessiva degli acquisti);
- mentre in passato si acquistavano online più servizi che prodotti, ora la tendenza è invertita. Nel 2019 le operazioni sui prodotti, per un valore di 18,1 miliardi di euro, sono cresciute del 21%, mentre quelle sui servizi dell’8%, per un valore di 13,5 miliardi di euro;
- gli acquisti conclusi da smartphone sono pari al 40% del totale (erano il 34% nel 2018) e sarà proprio il telefonino a diventare il primo canale di acquisto tra il 2020 e il 2021.
Il dato è rilevante: lo smartphone solo 5 anni fa pesava il 12%. È uno strumento perfetto per il consumatore: è ormai nell’uso comune non solo delle nuove generazioni ma anche delle persone più mature che l’hanno percepito come abilitatore (e non come ostacolo) alla digitalizzazione.
Ma non solo: è piccolo, è sempre in tasca e consente di lavorare in un’ottica omnicanale.
OBIETTIVO OMNICANALITÀ
Ed è proprio l’omnicanalità ad accompagnare l’evoluzione dell’eCommerce. Se infatti il consumatore è già “omnicanale”, non si può dire altrettanto per tutti i retailer.
In molti hanno capito che è però indispensabile investire in processi di vendita integrati, come il “click and collect” che prevede di comprare la merce online e di ritirarla in negozio.
E il mercato sta cambiando velocemente in questa direzione.
Una cosa è certa: non è vero che l’eCommerce fa chiudere i negozi fisici. Al contrario: il punto vendita resta fondamentale nella relazione con il consumatore, ma cambiano le sue caratteristiche e le sue funzioni.
Oggi sta diventando un luogo non solo di transazione, ma di relazione con il consumatore che vuole vivere un’esperienza di valore.
Il negozio del futuro sarà sempre più digitale, integrato e flessibile: deve poter cambiare velocemente perché è il consumatore a essere sempre più esigente e diverso (e quindi difficilmente targettizzabile).