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  • 20 Aprile 2024
  • Ultimo aggiornamento 16 Aprile 2024 12:31
  • Milano

Coronavirus e tecnologia: l’andamento dei consumi

Secondo i dati prodotti da GfK vince tutto il comparto legato alla didattica a distanza e allo smart working con un +45% rispetto al 2019

Coronavirus e tecnologia: l’andamento dei consumi

Un domani nuovo. Sotto molteplici punti di vista. Nuovo nei comportamenti, nuovo nella gestione del lavoro, nuovo nelle modalità di fruizione dei consumi.

Il quadro del nostro presente, con un occhio al nostro prossimo futuro, presentato dai consulenti di Gfk nell’ultimo report settimanale di fine marzo, non offre via d’uscita.

Quando l’emergenza Coronavirus inizierà a rientrare e potremo gradualmente tornare a una vita simile a quella precedente, troveremo un mercato diverso, delle consuetudini diverse, delle domande diverse.

TEMPO LIBERO O SALVA VITA

A partire dai concetti di mobilità (con la necessità di ripensare il modello della sharing mobility e più in generale della sharing economy), della gestione del tempo, della modalità di acquisto dei beni.

“Abbiamo sempre più tempo libero, anche gli smart worker, e lo impieghiamo per esempio fruendo di molti più contenuti media” spiega Daniele Novello, consumer insight di Gfk. “E non è più considerato tempo libero ma “salva-vita” e così andrebbe gestito anche da parte dei media e della comunicazione. Siamo molto attenti a quello che viene detto in televisione e in base a quello modelliamo i nostri comportamenti anche di consumo”.

In queste settimane abbiamo acquisito una sicurezza: la realtà digitale è salubre. Ci protegge dai rischi
Giuseppe Minoia
Insight advisor Gfk

SEMPRE PIÙ DIGITALI

È così che cambia infatti anche il carrello della spesa degli italiani. “Si muove in base al sentiment che arriva dalla comunicazione e che non è certo positivo” aggiunge Novello.

“Di certo è diventato più digitale, si è sempre meno esplorativi, ci si concentra sul cibo inteso come mezzo per rafforzare il nostro fisico, non come momento di evasione. Capire cosa succederà dopo non è semplice. Ci sarà la “revenge spending” oppure no? È presto per dirlo”.

Quello che invece si può già dire è che c’è un settore, oltre al comparto alimentare e dei beni per la cura della casa e della persona veicolati attraverso la gdo, che non sta avendo impatti negativi dal Coronavirus.

È il settore tech attraverso il canale online, legato alla diffusione rapida dello smart working e della didattica a distanza.

LA CRESCITA DELLE VENDITE ONLINE

Credit: GettyImages

I numeri sono chiari: fino alla prima settimana di marzo il mercato tech ha tenuto nella sua totalità. Poi nella seconda settimana ha registrato un calo generale del 23% in termini di volumi e del 35% in termini di fatturato per poi riprendersi leggermente nella settimana successiva (l’ultima della rilevazione Gfk).

“La limitazione della mobilità personale ha impattato sull’acquisto di tecnologia nei negozi fisici” spiega Fabrizio Marazzi, lead market insight di Gfk. “Ma dall’ultima settimana di febbraio alla seconda di marzo la crescita delle vendite online rispetto al 2019 è stata graduale e costante in tutta Italia fino a raggiungere il +32,5% nella settimana conclusa il 15 marzo andando quasi a bilanciare la perdita delle vendite in negozio, pari nella stessa settimana al -41%.

IL BOOM DEI COMPUTER PORTATILI

Certo il boom di acquisti non ha interessato tutte le categorie ma solo quelle legate alle attività di smart working e alla didattica a distanza per la necessità delle famiglie di attrezzarsi principalmente con computer e stampanti multifunzione.

L’acquisto di computer portatili è infatti cresciuto del 131% solo nella terza settimana di marzo mentre quello delle stampanti/scanner del 148%.

“La seconda settimana di marzo è seconda solo al black Friday in termini di vendite” aggiunge Marazzi che sottolinea come anche altri settori abbiano registrato valori positivi, come i freezer, i filtri per l’acqua potabile e le vendite nel settore dell’home entertainement che già dalla fine di febbraio hanno iniziato a crescere per le esigenze delle famiglie di prevenire il peggio e crearsi condizioni di vita migliore in casa.

LA SALUBRITÀ DELLA REALTÀ DIGITALE

“In queste settimane abbiamo acquisito una sicurezza: che la realtà digitale è salubre. Ci protegge dai rischi”, afferma Giuseppe Minoia insight advisor di Gfk. “E anche lo strumento digitale diventa non più un qualcosa di aggiuntivo al resto dei nostri beni, ma assume sempre di più il valore di bene di prima necessità, essenziale per soddisfare esigenze basiche di comunicazione, contatto, lavoro, apprendimento”.

administrator
Giornalista, digital addicted, lavora sui contenuti per dare qualità ai prodotti editoriali che segue. Perché oggi più che mai la qualità di ciò che si racconta fa la differenza

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