È così che cambia infatti anche il carrello della spesa degli italiani. “Si muove in base al sentiment che arriva dalla comunicazione e che non è certo positivo” aggiunge Novello.
“Di certo è diventato più digitale, si è sempre meno esplorativi, ci si concentra sul cibo inteso come mezzo per rafforzare il nostro fisico, non come momento di evasione. Capire cosa succederà dopo non è semplice. Ci sarà la “revenge spending” oppure no? È presto per dirlo”.
Quello che invece si può già dire è che c’è un settore, oltre al comparto alimentare e dei beni per la cura della casa e della persona veicolati attraverso la gdo, che non sta avendo impatti negativi dal Coronavirus.
È il settore tech attraverso il canale online, legato alla diffusione rapida dello smart working e della didattica a distanza.