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  • 26 Aprile 2024
  • Ultimo aggiornamento 23 Aprile 2024 12:29
  • Milano

Coronavirus: le conseguenze sui consumi (per ora)

L’effetto “stock”, l’effetto “prevenzione e salute” e l'effetto "resto a casa" spingono gli acquisti dei beni di lunga durata. Crescita a tre cifre per l'e-commerce. Cosa dicono i dati Nielsen

Coronavirus: le conseguenze sui consumi (per ora)

La crisi economica che l’emergenza Coronavirus sta palesando davanti agli occhi di tutti riguarda non solo la produzione a causa della chiusura coatta delle imprese, ma anche i consumi. I dati Istat più recenti lo dimostrano paventando un calo compreso tra il 4,1 e il 9,9% a seconda del termine del lockdown ad aprile o a giugno.

Quello che però è vero, è che tra i tanti settori che stanno accusando un forte calo produttivo e di domanda, non c’è quello dei beni di lunga durata legati all’alimentazione e alla cura della casa e della persona.

Il panico generato dall’epidemia nell’ultimo mese ha infatti spinto soprattutto questo tipo di consumi. Nielsen Italia ha monitorato con un osservatorio settimanale queste tendenze di acquisto, indicando come la crescita complessiva dei consumi non si arresti grazie a tre effetti: l’effetto “stock”, l’effetto “prevenzione e salute” e l’effetto “resto a casa”. Ecco cosa è successo.

LA SETTIMANA 6-12 APRILE

Nella settimana pre-pasquale, le vendite della gdo hanno ripreso a crescere a doppia cifra dopo un periodo di stabilizzazione: +11,8% rispetto all’anno precedente e a parità di negozi.

A trainare sono gli acquisti tradizionali e non tanto quelli legati alla festività pasquale. Secondo i dati Nielsen, infatti, da metà marzo al 12 aprile sono state vendute 25,1 milioni di singole uova di cioccolato, il 26,6% in meno dello stesso periodo di un anno prima, e  12,3 milioni di colombe, il 37,6% in meno.

COSA STA CAMBIANDO

Credit: GettyImages

Continuano a crescere le vendite nei negozi (+51,9%), nei supemercati (+25,1%) e nei discount (+13,2%).

Continua il calo del Cash & Carry (-43,2%), mentre esplode l’eCommerce dove le vendite di prodotti di largo consumo da lunedì 6 a domenica 12 aprile è stato del +178,1%.

TRE EFFETTI: STOCK, PREVENZIONE E SALUTE, RESTO A CASA

Come nelle settimane precedenti sono tre gli “effetti” identificati da Nielsen che stanno spingendo i consumi con delle voci di dettaglio interessanti:

  • EFFETTO “STOCK”: ha spinto soprattutto le conserve rosse (+41,5%), l’olio di semi (+46,2%), i vegetali conservati (26,04%), il riso (+18,2%). Il non alimentare si è stabilizzato: spiccano solo vaschette per alimenti (+71%), sacchetti per la spazzatura (+37,7%) e carta casa (+28,9%);

  • EFFETTO “PREVENZIONE E SALUTE”: continua il boom di  alcool denaturato (+130%), guanti (+97%), sapone per le mani solido e liquido (+52,1%), candeggina (+46,6%).

  • EFFETTO “RESTO A CASA”: continua il boom delle farine (+139,7%), del mascarpone (+187,4%), del burro (+72,1%).
    Cresce il comfort food: creme spalmabili dolci (+56,3%), gelati (+45,4%), patatine (+25,7%), vino (+33,7%) e aperitivi alcolici (+64,4%).

LA SETTIMANA 23-29 MARZO

Durante l’ultima settimana di marzo continua la crescita delle vendite della Grande distribuzione organizzata rispetto allo stesso periodo del 2019, anche se in maniera più contenuta: +2,7% a parità di negozi.

La situazione si sta quasi normalizzando dopo i picchi a due cifre delle settimane precedenti. E per la prima volta l’analisi di Nielsen fa presagire, in prospettiva, numeri negativi. A pesare, dicono gli analisti, sarà il periodo pasquale in cui il divieto a incontrarsi e a festeggiare insieme alla famiglia e agli amici peserà sulle vendite.

COSA STA CAMBIANDO

Credit: GettyImages

Si è rafforzato il consumo di prodotti alimentari da dispensa o per le preparazioni domestiche e le modalità di approvvigionamento “comode” come l’eCommerce e i negozi di vicinato.

Mentre crescono gli acquisti nei negozi (+41,6%), nei Supemercati (+15,4%) e nei Discount (+8,4%) continuano a diminuire quelli nei piccoli negozi specializzati (-32,9%) e negli ipermercati (-17,7%) così come nel Cash & Carry, con un trend negativo del -50,3% dovuto alla chiusura di bar e ristoranti.

Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite è stato del +162,1% in rialzo di 20 punti rispetto alla settimana precedente.

TRE EFFETTI: STOCK, PREVENZIONE E SALUTE, RESTO A CASA

Come nelle settimane precedenti sono tre gli “effetti” identificati da Nielsen che spingono i consumi:

  • EFFETTO “STOCK”: ha spinto soprattutto caffè macinato (+21,4%), conserve rosse (+52,9%), pasta (+19,3%). Il non alimentare inizia a registrare un trend di crescita più rallentato: spiccano solo carta casa (+40,5%) e carta igienica (18,6%);

  • EFFETTO “PREVENZIONE E SALUTE”: continua il boom di guanti (+163,3%), alcool denaturato (+100,4%), sapone per le mani solido e liquido (+56,8%), candeggina (+52,9%).

  • EFFETTO “RESTO A CASA”: continua il boom delle farine (+212,7%, con un fatturato triplicato rispetto al 2019), del lievito di birra (+226,4%), del mascarpone (+99,6%), del burro (+85,9%), dello zucchero (+55,2%) e della margarina (+78%).
    Resta molto attiva l’area del comfort food: creme spalmabili dolci (+72,5%), miele (+67,9%), patatine (+23,5%), pop-corn (+89,8%) vino (+18,5%) e birre alcoliche (+9%).

LA SETTIMANA 9-15 MARZO

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I trend di crescita, durante la settimana 9-15 marzo hanno iniziato a dare forti segnali di cambiamento, in particolare a livello di formati.

L’ascesa dell’eCommerce e dei negozi di vicinato, indicano gli specialisti Nielsen in una loro nota, rispecchiano l’esigenza di evitare lunghi tragitti casa-negozio, nonché di evitare code e assembramenti, così come il calo degli specialisti drug ha come causa principale la necessità dei consumatori di concentrare gli acquisti in un solo negozio.


COSA STA CAMBIANDO

In questi sette giorni le vendite della Grande Distribuzione Organizzata hanno continuato a crescere. È la terza settimana con trend positivo a doppia cifra, rispetto allo stesso periodo del 2019: +16,4% a valore a parità di negozi. 


A livello di format distributivi, il trend maggiore si registra nei Liberi Servizi (+46,3%), nei Supemercati (+30,4%) e nei Discount (+22,5%). Iniziano a calare invece le vendite di Specialisti Drug (-18,9%) e Ipermercati (-3,7%).

Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 9 a domenica 17 marzo è stato del +97,2%, in rialzo di 15pp rispetto al trend della settimana precedente.
Si accentua il calo dei format Cash & Carry, con un trend negativo del -44,7%, che sono il principale canale di approvvigionamento per ristoranti, bar e alberghi.

TRE EFFETTI: STOCK, PREVENZIONE E SALUTE, RESTO A CASA

Sono tre gli effetti che spingono i consumi:

  1. EFFETTO STOCK: a crescere sono soprattutto i consumi di latte UHT (+62,2%, 14,1
 milioni in più settimana su settimana), pasta (+65,3), conserve animali (+56,0%), farina
(+185,3%), uova di gallina (+59,6%), surgelati (+48,0%), caffè macinato (+26,2%), burro
(+71,9%), acqua in bottiglia (+20,1%) riso (+71,2%) e conserve rosse (+82,2%);

  2. EFFETTO PREVENZIONE E SALUTE: crescono guanti
 +362,5% per un totale di 7,4 milioni, detergenti superifici (+49,7%), carta igienica (+43,3%),
carta casa (+52,4%), sapone per le mani, liquido e solido (+100,3%), candeggina (+99,9%),
salviettine umidificate (+196%), alcool denaturato (+169,2%), termometri (+115,9%) e
fazzolettini di carta (+43,1%);

  3. EFFETTO RESTO A CASA: crescono categorie che potrebbero essere considerate
 adatte a un aperitivo casereccio, affettati (+32,4%), mozzarelle (+43,4%), patatine (+31,3%),
 birre alcoliche (+13,8%), ma cresce anche quello che possiamo considerare “comfort food”, dolci spalmabili (+57,7%), pizza surgelata (+54,3%) e tavolette e barrette di cioccolato 
(+21,9%).
    In calo anche molti segmenti del comparto make-up (-60%) e profumeria (-61,9%).

LA SETTIMANA 24 FEBBRAIO - 1 MARZO

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Effetto stock ed effetto salute hanno consentito al settore della gdo di continuare a registrare risultati in crescita nella prima settimana di grande allarme dovuto all’epidemia di Coronavirus.

EFFETTO STOCK

Quando all’effetto Stock, si è registrato (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) un aumento a doppia cifra di alcune categorie: dalla drogheria alimentare a lunga conservazione, quali riso (+61,0%), pasta (+56,7%), conserve animali (+49,2%) e conserve rosse (+48,7%), farina (+82%, 6 mila tonnellate in più rispetto alla stessa settimana dell’anno scorso) e comparto surgelati (+24,1%). Anche l’acqua in bottiglia registra una forte crescita, +19,3%.

EFFETTO PREVENZIONE E SALUTE

Nel secondo caso, invece, si è registrato un aumento delle vendite dei prodotti per la cura della casa (+24,9%), trainata in particolare dal segmento commodities (alcol denaturato: +347,0%, candeggina +87,8% indicati come i prodotti chiave per igenizzare e cancellare il virus), e della cura della persona (+19,6%), in particolare il parafarmaceutico (+148%), la carta igienica (+22,7%, preponderante però in termini di fatturato), le salviettine umidificate (+260,3%), i fazzolettini di carta (+31,7%).

Da segnalare anche la crescita di sapone per le mani, liquido e solido, con un trend del +83,5% e i saponi intimi con un +35,1%.

LA CRESCITA DELLA GDO

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Ecco dunque che in media le vendite della Grande Distribuzione Organizzata stanno continuando a crescere con un trend a doppia cifra rispetto alla stessa settimana del 2019: +12,2% a valore a parità di negozi.

E se a fine febbraio era il Nord Ovest a trainare questa crescita, durante la prima settimana di marzo è stato il Sud Italia a registrare gli incrementi più alti su base tendenziale: +15,8%. Seguono Centro e il Nord Est, con un +12,8% entrambi, e il Nord Ovest, in trend sempre molto positivo (+9,9%) ma sotto la media nazionale.

A livello di format distributivi, la crescita è omogenea. Il trend maggiore si registra nei Discount (+17,8%), seguiti subito dagli Specialisti Drug (+17,5%). Anche i Supermercati crescono a doppia cifra (+14,6%), così come i Liberi Servizi (+10,8%). In lieve frenata gli Ipermercati, che registrano una performance positiva ma sotto la media (+7,1%), anche come conseguenza della chiusura di alcuni punti vendita nei centri commerciali.

L'ECOMMERCE A DUE VELOCITÀ

Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online è stato del +81,0%, in accelerazione di circa 30 punti percentuali rispetto alla settimana precedente.

Il dato dei format Cash & Carry è invece in controtendenza, con un trend negativo del -9,22%, che testimonia le difficoltà di quanti lavorano su ospitalità e ristorazione e che utilizzano questo canale come fonte di approvvigionamento.

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Giornalista, digital addicted, lavora sui contenuti per dare qualità ai prodotti editoriali che segue. Perché oggi più che mai la qualità di ciò che si racconta fa la differenza

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2 Comments

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  • 0 / 10
  • ALESSIA , 31 Marzo 2020 @ 13:36

    E’ SEMPRE MOLTO UTILE E INTERESSANTE FOCALIZZARE IN DATI OGGETTIVI TUTTO CIO’ CHE PERCEPIAMO E ASCOLTIAMO E CHE POTREBBE RIMANERE SOLO UN INSIEME DI SENSAZIONI SOGGETTIVE
    GRAZIE

    • Ilaria Molinari , 1 Aprile 2020 @ 17:49

      Grazie a lei Alessia per il riscontro positivo.

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