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  • 26 Aprile 2024
  • Ultimo aggiornamento 23 Aprile 2024 12:29
  • Milano

Consumatori e retail: i trend del 2023

Il futuro, le spese istantanee, il ruolo della sostenibilità e di Instagram: cosa sta cambiando

Consumatori e retail: i trend del 2023

Per capire quali saranno i trend principali che caratterizzeranno il mondo del retail nel 2023 la società di ricerche GWI ha elaborato un’analisi che, partendo dai cambiamenti intervenuti nel mondo dei consumi, ne evidenzia alcuni particolarmente significativi. Presentiamo qui i più importanti.

1. Il 47% dei consumatori prevede di aumentare gli acquisti online

È vero, a livello europeo quasi un consumatore su due nel 2023 comprerà di più online. Questo però non significa che il canale fisico stia perdendo di importanza, anzi. Due consumatori su cinque della Generazione Z affermano di preferire gli acquisti in negozio rispetto a quelli online, una cifra che è rimasta costante dal 2020. L’esperienza fisica resta dunque fondamentale, soprattutto nei settori dell’abbigliamento e alimentare. Ciò non toglie che ci siano esempi virtuosi di retail phygital in cui il mix tra componente fisica e digitale ha trovato un equilibrio molto interessante. È il caso di Deliveroo, la app di consegne a domicilio di cibo e altri beni, che ha appena aperto il suo primo negozio fisico di beni alimentari.

2. Il 57% dei consumatori pensa che le proprie finanze personali miglioreranno nei prossimi 6 mesi

Se è vero che le persone sono sempre più attente ai prezzi (e alcuni si stanno preparando alla crisi), l’ottimismo persiste. A luglio, il 70% dei consumatori ha dichiarato di essere molto o abbastanza tranquillo dal punto di vista finanziario e di non voler rinunciare ai “piccoli lussi” soprattutto nel settore dell’abbigliamento, della tecnologia e dei prodotti di bellezza, magari con acquisti di importo minore ma funzionali a rasserenare preoccupazioni sul futuro.

3. Meno della metà (43%) dei consumatori dichiara di dedicare tempo alla ricerca delle offerte migliori

Le offerte e gli sconti sono sempre attraenti, ma il numero di coloro che dichiarano di dedicare tempo alla loro ricerca è leggermente diminuito dal 2020 e sono soprattutto anziani. Nel complesso, le persone si preoccupano più della qualità (53%) che del costo (36%) quando decidono da quali marchi acquistare. Il rapporto qualità-prezzo è ciò che sostiene maggiormente le vendite dei marchi.

4. Il 58% dei consumatori preferirebbe pagare di più per un prodotto ecologico

È vero, ma non è del tutto una buona notizia perché questa percentuale è diminuita del 6% negli ultimi due anni. Con l’aggravarsi della crisi del costo della vita, purtroppo la sostenibilità sta diventando un problema di “lusso”. Cioè, le persone fanno scelte ecologiche solo se possono permetterselo.

5. 4 Gen Z su 10 acquistano d'impulso online almeno una volta ogni 2-3 settimane...

…e il 65% di loro dichiara di essere soddisfatto di questi acquisti ogni volta o la maggior parte delle volte.

Questo non vuol dire però che la sfida sulla qualità dei servizi informativi, di logistica e di consegna non resti aperta. Rendere le informazioni sui prodotti più affidabili e personalizzate sarà di grande aiuto per i consumatori più giovani e contribuirà a bilanciare il calo di fiducia nelle recensioni online.
La cosiddetta “spesa d’impulso” è una grande opportunità per l’e-commerce e i rivenditori che sapranno rispondere al meglio alle esigenze e ai desideri di questi clienti ne raccoglieranno i frutti.

6. Dal 2020, c'è stato un aumento del 14% di Instagrammers che hanno utilizzato la funzione Shopping Bag dell'app ogni mese.

Lo shopping sui social media sta lentamente guadagnando terreno. Quasi 1 acquirente su 5 dichiara che i pulsanti “compra” dei social media sono uno dei motivi più comuni per cui effettua acquisti non pianificati.
Nonostante Instagram stia valutando di modificare le funzionalità di acquisto all’interno dell’app, le tendenze del settore retail mostrano che la possibilità di sfogliare gli articoli e di effettuare il check-out in pochi tap sta aumentando la fiducia dei consumatori nel social shopping.
 

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Giornalista, digital addicted, lavora sui contenuti per dare qualità ai prodotti editoriali che segue. Perché oggi più che mai la qualità di ciò che si racconta fa la differenza

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