E infine, la comunicazione a questi segmenti richiede un’attenzione particolare: poiché sono sempre più propensi ad uno stile di vita sano ed attivo, e dunque la “vecchiaia” nel senso di fragilità e disabilità è spesso ritardata, ma ovviamente sono in un ciclo di vita diverso dalle generazioni più giovani, è difficile che si identifichino sia nella macchietta caricaturale dell’anziano, sia nei “finti” senior bellissimi ed aitanti con i quali vengono rappresentati in alcuni messaggi pubblicitari.
In altre parole, I Baby Boomer hanno un atteggiamento realistico e si aspettano un’informazione adeguata ai loro bisogni.
In generale, alla loro età, hanno minor necessità di essere confermati dagli altri e dunque di dimostrare qualcosa al mondo esterno, ma vorrebbero essere considerati per quello che sono: una generazione mediamente in salute, con prospettive di vita buone e dinamiche e che ha voglia (e possibilità) di spendere ancora.