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  • 24 Aprile 2024
  • Ultimo aggiornamento 23 Aprile 2024 12:29
  • Milano

Rapporto Coop 2022: così gli italiani si preparano al prossimo inverno

Consapevolezza della crisi, preoccupazione per l’ambiente e attenzione massima alle conseguenze del climate change, aumento delle spese del settore lusso per le classi più agiate, riduzione per le meno abbienti ma senza mai perdere il focus sulla salute, l’alimentazione e la cura personale

Rapporto Coop 2022: così gli italiani si preparano al prossimo inverno

Ormai lo sappiamo: la guerra russo-ucraina sta portando le economie internazionali nel territorio dell’allerta. Il Pil globale resterà in territorio positivo ma scenderà dal +5,7% del 2021 al +2,9% previsionale del 2022 e per l’Italia, dove la situazione vanta numeri non così terribili, le previsioni si attestano al +3,2% per il 2022 e al +1,3% per il 2023.

Il costo della vita (inflazione) è però impennato, e questo è innegabile: tutti lo stanno toccando con mano quotidianamente. Il +7,8% del 2022 ricorda molto da vicino il +9,2% del 1985 quando il mondo era completamente diverso, l’Europa non era quella che conosciamo oggi, i rapporti di politica monetaria ancora ancestrali rispetto a quelli attuali. Ma la combinazione tra dipendenza energetica dalla Russia e alimentare (parziale) dall’Ucraina e dalle rotte commerciali che passano per i territori colpiti, sta già portando a un incremento dei prezzi.

IL CLIMA AL CENTRO

E gli italiani? Come stanno affrontando questa fase? Secondo l’ultimo Rapporto Coop 2002 sui consumi e gli stili di vita, non minimizzano quanto sta accadendo, si stanno muovendo con particolare raziocinio e consapevolezza pianificando il futuro e mettendo al primo posto il monitoraggio dell’emergenza generata dalla crisi climatica.
“Il 38% ritiene che il prossimo accadimento epocale sarà dovuto proprio al climate change, il 56% pensa che questa emergenza debba avere la massima priorità a livello nazionale e internazionale ed è ancora la preoccupazione ambientale ad avere il maggiore impatto sul loro stato d’animo: lo afferma il 39%, ben 11 punti percentuali in più rispetto ai timori generati dalla guerra in Ucraina”, si legge nel rapporto.

I temi ambientali arrivano prima anche della pur temuta inflazione (almeno per il momento). E fanno il paio con quelli energetici. Messi di fronte alla questione della ricerca di energia alternativa “rispettivamente il 67% e il 40% degli intervistati opta come exit strategy solo su energia solare e eolica, e neanche uno su tre si dichiara favorevole alle centrali nucleari”.

Ovviamente gli italiani hanno messo in campo misure di attenzione ai costi (leggi qui il nostro approfondimento sul tema). “Il 41% delle famiglie si dichiara attento a accendere le luci il meno possibile, il 30% è già consapevole di ridurre il riscaldamento domestico e molti sono gli italiani abituati ad un uso razionale degli elettrodomestici” si legge nel rapporto. Non manca chi rimanderà spese programmate riducendo il superfluo di tutti i giorni. Anche perché nel 2022 il potere di acquisto delle famiglie potrebbe scendere di 2.300 euro.

I CAMBIAMENTI IN ATTO

Tuttavia, quello a cui si sta assistendo è un allargamento sempre maggiore della forchetta sociale con la classe media costretta a ridurre le spese e una classe più agiata che invece sembra accusare meno il problema. Non a caso, cresce il mercato del lusso: “+46% le compravendite di case oltre il milione di euro di valore (2021 vs 2020), +16% le immatricolazioni di auto di valore (primo semestre 2022 vs 2021) con un aumento pari a + 36% della ricchezza posseduta dai pochi ma rappresentativi Paperoni d’Italia (2022 vs 2019)”.

“Uscita dal Covid o perlomeno dalla sua fase più acuta, l’Italia mostra una doppia identità” si legge nel Rapporto Coop. Il riferimento è all’apparente dicotomia tra momento di difficoltà generalizzato e attenzione alla dimensione personale: salute, benessere, affetti. Nonostante tutto, gli italiani intervistati alla fine di agosto per l’indagine, si sono mostrati attenti “a fare ciò che davvero gli piace (lo afferma il 54%) seguito da propositi di mangiare meglio e mettersi a dieta (47%), rivendicare i propri diritti (44%), curare l’aspetto esteriore (39%), stare con gli amici (38%)”. Per quanto attenti agli accadimenti del mondo, vogliono cercare di non perdere quanto conquistato negli anni della pandemia: l’attenzione al sé e alla sfera personale.

E questo, a partire dal cibo. Nonostante la spinta dei prezzi, i volumi di vendita hanno tenuto (+7,8% primo semestre 2022 vs 2019) “complice la calda e lunga estate italiana, il ritorno del turismo straniero e la capacità della distribuzione moderna di imporsi sugli altri canali di vendita specializzati”. Se e quanto durerà non è facile da prevedere dipendendo soprattutto da fattori esogeni.

In ogni caso per ora gli italiani non sono disposti a scendere a compromessi sulle scelte alimentari: il carrello della spesa è un fortino da proteggere.

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