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  • 5 Ottobre 2024
  • Ultimo aggiornamento 30 Settembre 2024 12:43
  • Milano

Cambiamento climatico: così si può educare a un consumo sano che eviti il peggio

Il riscaldamento globale non è una ipotesi. È una certezza. Ma l’uomo può ancora intervenire. È fondamentale comprendere il problema partendo dalle scuole, perché la tutela del pianeta diventi parte integrante della vita quotidiana degli adulti di domani

Cambiamento climatico: così si può educare a un consumo sano che eviti il peggio

Il cambiamento climatico è una certezza. Non lo dicono le opinioni personali di questo o quell’altro esperto. Lo dicono i numeri e i dati raccolti con strumenti meteo. Ci raccontano che piove in maniera diversa rispetto al passato, che le temperature sono diverse da quelle di anni fa, che il pianeta sta manifestando agenti atmosferici con nuove modalità. Il cambiamento più evidente è quello dell’aumento delle temperature medie annuali. Rispetto al 1850-1900 sono cresciute di 1,1 gradi. Potrebbe sembrare poco, ma non lo è. Un grado in più, in meteorologia, è tantissimo. Basti pensare che solo due decimi in più fanno la differenza tra un agosto rovente e un agosto con un caldo sopportabile.

L'ITALIA, HOT SPOT DEL RISCALDAMENTO GLOBALE

Ma c’è di più: temperature in aumento portano maggiore calore nell’atmosfera, questo genera un maggior scioglimento dei ghiacciai e un conseguente innalzamento del livello dei mari. E questo fenomeno interessa da vicino l’Italia, regione del pianeta in cui i cambiamenti sono più evidenti: da noi negli ultimi due secoli le temperature medie sono aumentate di circa due gradi. Inoltre tra alti e bassi negli ultimi 120 anni è caduta la stessa quantità di pioggia ma nello stesso arco di tempo sono diminuiti i giorni piovosi. Il clima si è estremizzato e le manifestazioni di maltempo sono diventate più violente.

L'OBBLIGO DI RIDURRE LE EMISSIONI

Credit: GettyImages

Questi e altri numerosi indizi spingono verso la direzione di un peggioramento graduale. La causa principale di questo riscaldamento globale sono le maggiori emissioni di gas serra (come anidride carbonica e metano, per esempio) da parte dell’uomo che vengono prodotte quando si bruciano combustibili fossili e che hanno la capacità di trattenere calore nell’atmosfera. Il calore della terra dovrebbe in teoria disperdersi nello spazio, ma l’aumento delle emissioni di gas serra lo intrappolano generando un innalzamento delle temperature.

Se in futuro l’uomo sarà in grado di ridurre le emissioni di gas serra, l’aumento delle temperature medie per fine secolo sarà solo di pochi decimi di grado. Diversamente si rischia di generare un aumento che nella peggiore delle ipotesi potrà essere anche di 4,8 gradi. Un numero che rappresenta un’enormità: due decimi di grado in più di media annuale fanno la differenza tra 30 gradi e 35 gradi di temperatura ad agosto. Significherebbe un effetto di 20 volte maggiore.

L'EDUCAZIONE DEI CONSUMATORI

Non c’è via di uscita. Bisogna ridurre le emissioni di gas serra e per farlo dobbiamo tenere comportamenti sostenibili anche come consumatori. In questo percorso è centrale l’educazione sin da piccoli, il prendere consapevolezza del problema e della sua soluzione. Educare i bambini oggi significa costruire un cittadino di domani consapevole e dunque predisposto ad accogliere le sfide e a proteggere il pianeta. Sono necessari sempre più progetti nelle scuole (di ogni grado), mentre la diffusione di programmi in cui i più piccoli si possano sentire coinvolti è fondamentale.

ESSERE PARTE DELLA SOLUZIONE

Se ciascuno di loro riuscisse per esempio a immedesimarsi in uno dei sei Meteo Heroes che come Meteo Expert abbiamo creato sarebbe fantastico. Si tratta di un cartone animato in cui ci sono sei bambini con super poteri legati agli agenti atmosferici, che combattono in prima persona gli effetti del cambiamento climatico. Le loro vicende vengono trasmesse su Cartoonito in brevi episodi di imprese “eroiche” accompagnate sempre da una morale finale.

È solo uno dei progetti che portiamo avanti con le scuole primarie mentre con gli studenti delle superiori cerchiamo di far capire come si lavora in un centro meteo oltre a spiegare il tema dei cambiamenti climatici. L’obiettivo è far crescere una generazione che senta il cambiamento climatico come un problema non da delegare ad altri ma parte della propria vita. E oggi questa sensibilità sta aumentando. Di certo tutti i cittadini messi insieme possono guidare il mercato verso scelte sostenibili. È una responsabilità individuale che diventa collettiva. Ma che parte dalla formazione. Senza, non potremo mai raggiungere i risultati sperati.

contributor
Meteorologo e divulgatore scientifico presso Meteo Expert (ex Centro Epson Meteo); Professore di Fisica dell'Atmosfera presso Università degli Studi di Milano-Bicocca

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