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  • 5 Ottobre 2024
  • Ultimo aggiornamento 30 Settembre 2024 12:43
  • Milano

La mobilità elettrica piace agli italiani

Auto elettriche e ibride, monopattini, e-bike, segway. Nel 2021 atteso un boom come quello registrato nel 2020, complice anche la pandemia di Covid-19

La mobilità elettrica piace agli italiani

Sono sempre di più gli italiani che vanno a batteria. Fino a pochi anni fa i veicoli alla “spina” rappresentavano una presenza molto rara sulle nostre strade e il loro passaggio era spesso accompagnato da commenti che lasciavano emergere un misto di curiosità unita a una buona dose di scetticismo.

Oggi, invece, che si tratti di grandi e costosi modelli di auto elettriche e ibride plug-in, oppure di minuscoli monopattini o di avveniristici segway, per non parlare di scooter a batteria e di e-bike, questi mezzi sono entrati a pieno titolo a far parte del panorama dei nostri centri urbani.

Tante le ragioni di questo cambiamento. La principale è la somma di incentivi statali stanziati in piena pandemia di Covid-19 per sostenerne l’acquisto (in linea con la necessità di ridurre l’affollamento dei mezzi pubblici) che ha fatto sicuramente il paio con un’accresciuta sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e con l’aumento delle restrizioni alla circolazione a carico dei mezzi a combustione interna.
È così che, dopo i 170 milioni stanziati per il 2020, per il 2021 il Governo ha predisposto ulteriori 420 milioni di incentivi per i veicoli green che dovrebbero aiutare a confermare il trend in atto.

BASTA CHE SIANO DUE RUOTE

Recentemente anche l’Istat ha certificato la crescente diffusione di questi veicoli inserendo le auto elettriche, le cugine ibride e i monopattini, nel tradizionale paniere che contiene 1.681 prodotti utilizzati per il calcolo dell’indice Ipca (indice dei prezzi al consumo armonizzati).

Ce n’è abbastanza per parlare di boom se si guardano i dati relativi al trend di vendita proprio dei veicoli più piccoli e meno costosi, ovvero scooter, moto e bici a batteria oltre che dei nuovissimi monopattini. Secondo i dati di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) contenuti nel quinto rapporto dell’Osservatorio Focus2R, nel 2020 in Italia la vendita di veicoli a due ruote a batteria è aumentata dell’84,5%, superando per la prima volta le 10mila unità. La crescita più significativa in termini percentuali ha interessato, in particolare, il mercato degli scooter con un +268,8% (6.088 veicoli immatricolati), seguito da quello delle moto (+125,7%, 377 veicoli) e dei ciclomotori (+8,3%, 4.378 mezzi).

Quanto alle nuove biciclette (di cui ancora non ci sono dati aggiornati al 2020) sempre secondo Confindustria Ancma solo nel mese di maggio del 2020 si era registrata un’impennata del 60% nelle vendite rispetto allo stesso mese del 2019. Dalle 340 mila bici vendute nel 2019 si era dunque passati già a 540 mila con una crescita di 200 mila unità su tutti i canali di vendita, dai negozi fisici all’online.

Un ottimo risultato se si considera che la vendita di biciclette ed e-bike nel 2019 era stata di 1,71 milioni di unità, il 7% in più rispetto all’anno precedente, mentre la vendita di sole e-bike era già aumentata del 13% passando da 173mila a 195mila unità.

La crescita del settore è comunque certificata anche da un altro studio, firmato GfK, secondo cui nel periodo compreso fra gennaio e luglio del 2020 sono stati venduti in totale oltre 125.000 mezzi del comparto E-Mobility (per lo più monopattini) con un aumento del 140% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

LA SPINTA DEGLI INCENTIVI

L’elettrico, però, piace anche a chi non vuole rinunciare alle quattro ruote. In questo caso è presto per parlare di boom ma nel corso del 2020 sono state vendute 32.538 auto esclusivamente a batteria secondo Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri).

Si tratta del 2,3% del totale del mercato (percentuale che quasi raddoppia se si prendono in considerazione anche le immatricolazioni relative alle ibride plug-in vendute in 27.408 esemplari). Ma se si considera il periodo gennaio/dicembre 2019, quando di elettriche ne erano state targate un terzo, 10.577, si scopre che nel 2020 si è registrata una vera impennata.

Come si diceva all’inizio, una spinta determinante all’acquisto di mezzi green l’hanno data gli incentivi. Del resto uno degli ostacoli principali all’acquisto di questi prodotti è rappresentato da sempre dal costo mediamente più alto rispetto a quello di un omologo veicolo a motore o nel caso della bici, muscolare.

Dopo il successo del 2020, per sostenere la svolta verde il governo ha deciso di stanziare nel 2021 altri 420 milioni di euro (50 dei quali destinati alla sostituzione dei veicoli commerciali): 120 milioni andranno alle auto con emissioni comprese tra 0 e 60 g/km di CO2, 250 milioni, invece, saranno utilizzati per offrire un bonus per l’acquisto di veicoli con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2. Una vettura green, quindi, potrebbe costare anche diecimila euro in meno rispetto al listino.

Anche le due ruote hanno usufruito di incentivi: nel 2020 grazie ai 210 milioni stanziati dal governo è stato possibile contare su un bonus di 500 euro per l’acquisto di scooter elettrici, monopattini e-bike (fino al 15 febbraio del 2021).
Ora questi incentivi sono stati estesi fino al 2026: in particolare per il 2021 sono disponibili 20 milioni di euro che consentono di ritoccare in basso l’assegno staccato dall’acquirente anche di 4mila euro.

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Giornalista professionista da 16 anni trascorsi fra redazioni di quotidiani, agenzie di stampa e Tv. Oggi si occupa di contenuti in Lob Pr+Content

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