Secondo la 47esima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia, nei primi nove mesi del 2019 i flussi di erogazioni di credito al consumo sono cresciuti in linea con lo scorso anno, registrando un aumento del 6,4%.
Il mercato è stato trainato dai prestiti finalizzati, in particolare da quelli destinati all’acquisto di arredo, elettronica ed elettrodomestici, impianti “green” e beni per l’efficienza energetica, in crescita complessivamente del +13,6%.
Nello specifico sono i finanziamenti destinati ad acquisti di elettrodomestici ed elettronica di consumo a mostrare la crescita più elevata (+21,4%) seguiti da quelli per l’arredamento (+7,2%), che hanno potuto contare sulle agevolazioni fiscali per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Sono destinati a interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e, rimaste in vigore per tutto il 2019, sono state confermate anche per il 2020.
Crescono, ma meno dello scorso anno, anche i prestiti per l’acquisto di autoveicoli e motocicli erogati presso i concessionari (+7,6%, contro il +9,3% del 2018).
I PRESTITI PERSONALI
Quanto ai prestiti personali, invece, nei primi nove mesi del 2019 hanno replicato la crescita del 2018 (+5%), sostenuta dalla emissione di nuovi prestiti.
Le operazioni di rifinanziamento (contratti erogati per rimodulare il finanziamento con lo stesso istituto o per sostituire uno o più prestiti già in essere presso altri istituti) hanno invece rallentato la crescita.
Sono aumentate poi del 7% le operazioni di finanziamento attraverso carte opzione/rateali e del 2,6% quelle con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, in rallentamento rispetto al trend degli ultimi anni.
LE PREVISIONI
Le previsioni dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia per il prossimo biennio, sono di un mercato del credito alle famiglie ancora in crescita sulla scia di quanto iniziato già nel 2019 e di un miglioramento complessivo della situazione macroeconomica.
Già nella seconda parte dell’anno, un importante contributo potrebbe arrivare anche dalla crescita dei consumi grazie almeno in parte agli effetti del reddito di cittadinanza.
Poi il mercato si consoliderà, con i flussi che seguiranno una crescita progressivamente più moderata.
La buona notizia che fornisce l’Osservatorio è che durante il 2019 la rischiosità ha registrato una ulteriore diminuzione: per il credito al consumo a settembre 2019 il tasso di default è sceso all’1,7%, una tendenza ancor più evidente nell’ambito dei prestiti personali.
E questa rischiosità proseguirà il suo trend di progressiva riduzione, beneficiando anche dell’accelerazione del processo di dismissione dei crediti deteriorati.
Le previsioni dell’Osservatorio per il biennio 2020-2021 vedono un mantenimento su livelli contenuti del rischio, grazie in particolare al buon andamento del mercato del lavoro, a misure fiscali a favore delle famiglie, alla prolungata fase di tassi del mercato monetario negativi e a politiche di credito particolarmente caute adottate dagli intermediari.
L'EVOLUZIONE TECNOLOGICA
Infine, il contesto operativo sarà sempre più ricco di sfide e di novità portate dalla rivoluzione tecnologica che sta interessando l’industria e dalle nuove abitudini della clientela orientate verso i canali digitali.
Gli operatori finanziari dovranno quindi accelerare il processo di cambiamento del modello di servizio, facendo leva su tutti i nuovi strumenti messi a disposizione dalla tecnologia (ad esempio, machine learning e intelligenza artificiale) e investendo anche sulle competenze del capitale umano per ampliare l’offerta di servizi.
Questo cambiamento si accompagnerà a una trasformazione delle filiali, sempre più punti di consulenza per la clientela.
Fondamentali saranno anche le partnership con player tecnologici per valorizzare le diverse specializzazioni e completare l’offerta degli operatori di minore dimensione.