L’intelligenza artificiale si sta progressivamente sostituendo ai tradizionali motori di ricerca come strumento usato dai consumatori per i propri acquisti: secondo il report What matters to today’s consumer del Capgemini Research Institute, il 58% del campione di 12mila persone con età superiore ai 18 anni scelte in 12 Paesi sviluppati fra cui anche l’Italia, si affida sempre più a ChatGpt per il commercio online.
IA GENERATIVA SUGLI SCUDI
Emergono altre evidenze di come l’intelligenza artificiale generativa stia trasformando il panorama dell’e-commerce: quasi un consumatore su quattro la utilizza per fare acquisti e il 68% dei compratori è disposto a seguire i suoi consigli.
Le preferenze delle coorti più giovani, in particolare della Gen Z e dei Millennial, per l’iper-personalizzazione e le esperienze digitali senza soluzione di continuità, stanno guidando questa tendenza e probabilmente la rafforzeranno negli anni a venire.
In particolare, forte è l’interesse per i servizi di restock automatico dei prodotti più acquistati che funzionano proprio grazie all’AI, come l’InHome Replenishment realizzato da Walmart con Microsoft: il 67% sia della Gen Z e dei Millennial è a favore di questa funzione.
CRESCE IL SOCIAL COMMERCE
I nuovi trend di acquisto corrono anche su Instagram e TikTok tanto che il 53% della Gen Z compra nuovi prodotti attraverso i social media. Questa evoluzione non vede protagonisti soltanto i giovani: la quota di consumatori che si rivolge alle piattaforme è passata dal 24% alla fine del 2023 al 32% alla fine del 2024. Il 27% dei consumatori dichiara di utilizzare spesso i social media per il servizio clienti mentre il 68% dei consumatori della Gen Z ha scoperto un nuovo prodotto/marchio proprio in queste piazze virtuali: motori di questa evoluzione, sottolinea il report, sono gli influencer che giocano un ruolo centrale per la loro capacità di trasformare il marketing tradizionale in un’esperienza più relazionabile e interattiva.
ATTENZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ
Un altro dato che emerge chiaramente dal report è la crescente attenzione ai temi del rispetto dell’ambiente. La sostenibilità è un fattore critico nelle decisioni di acquisto per il 64% dei
consumatori in generale e così iniziative come l’etichettatura delle emissioni di anidride carbonica e la riduzione degli sprechi alimentare si attirano il plauso di una crescente fetta di consumatori. La percentuale di chi è disposto a pagare anche un sovrapprezzo fino al 5% per assicurarsi prodotti dal ridotto impatto ambientale è passata dal 30% al 38%.
LA VELOCITÀ È TUTTO
Un altro fattore al quale il consumatore non vuole rinunciare è la rapidità di consegna. La domanda di recapito in 2 ore ha fatto registrare un vero balzo aumentando dal 34% al 65% negli ultimi due anni: questa tendenza è supportata dallo sviluppo della logistica avanzata che, neanche a dirlo, fa largo utilizzo dell’intelligenza artificiale. Anche in questo caso i consumatori sono disposti a pagare per la velocità sborsando fino al 9% del valore dell’ordine per la quick delivery. Un anno prima ci si fermava al 6%.