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  • 8 Dicembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 2 Dicembre 2024 10:27
  • Milano

Italiani e fotovoltaico: i bonus spingono il mercato

Grazie ai “bonus green”, sono sempre di più le famiglie che installano pannelli fotovoltaici con l’obiettivo di tagliare la bolletta energetica e inquinare meno

Italiani e fotovoltaico: i bonus spingono il mercato

Il fotovoltaico entra nelle case degli italiani. Complice il boom del superbonus del 110% e delle altre politiche di incentivazione, gli impianti che sfruttano la luce del sole sono sempre più frequenti sui tetti di condomini e di villette.

A certificarlo è la Federazione Anie, associazione che riunisce le aziende elettrotecniche ed elettroniche italiane, che ha aggiornato i dati del mercato fino al 31 marzo 2022 quando risultavano installati già 95.869 sistemi di accumulo (per lo più con tecnologia a litio), per una potenza complessiva di 527 MW e una capacità massima di 977 MWh.
A dicembre erano stati registrati 75.044 sistemi di accumulo attivi, con una potenza complessiva di 406 MW e una capacità massima di 744 MWh. Il 99,9% di questi sistemi di accumulo era abbinato ad un impianto fotovoltaico, per la quasi totalità (il 97%), in installazioni di dimensioni ridotte studiate per un uso residenziale, una fotografia questa rimasta invariata anche nei primi tre mesi del 2022.

LE DIFFERENZE

Innanzitutto, è necessario fare una precisazione quando si parla di impianti che sfruttano l’energia solare. Sul mercato sono disponibili due tipi differenti di pannelli. I solari termici servono esclusivamente al riscaldamento dell’acqua sanitaria domestica e possono sostituire lo scaldabagno oppure la tradizionale caldaia alimenta a gas metano o più raramente a Gpl. Quelli che vengono indicati come pannelli solari fotovoltaici, invece, trasformano l’energia solare in elettricità per far funzionare gli elettrodomestici di casa o gli impianti basati sulla domotica.

TRE STRADE PER LE AGEVOLAZIONI

Che sia solare termico o fotovoltaico il boom di pannelli registrato in questi mesi non è figlio soltanto di un’accresciuta coscienza ecologista, di certo presente. Piuttosto è strettamente legato soprattutto alle agevolazioni di carattere fiscale che sono state messe a disposizione con l’ultima Legge di Bilancio e con provvedimenti normativi precedenti pensati per spingere sull’acceleratore della transizione verde.

Le due modalità principali per usufruire di queste agevolazioni sono il Bonus Ristrutturazione e il Superbonus 110%.

Il primo, prorogato dall’ultima Finanziaria fino al 31 dicembre del 2024, prevede una detrazione fiscale del 50 per cento per dieci anni con un limite si spesa di 96mila euro per interventi che riguardano fornitura, installazione, manodopera, progettazione, perizie, sopralluoghi, iva e imposta di bollo degli impianti fotovoltaici.

L’installazione di impianti solari (fotovoltaici e termici) rientra anche nel Superbonus 110%. Il provvedimento, inserito nel decreto Rilancio, è una misura che consiste, come dice il nome, nel rimborso del 110% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico delle abitazioni e che punta a rendere più sostenibile il vetusto patrimonio immobiliare nazionale.

Finora ha avuto un grande successo e sarà il nuovo governo che arriverà in carica dopo le elezioni di settembre a decretarne un suo eventuale rinnovo (che il precedente Governo Draghi aveva escluso). Secondo l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie), il valore complessivo delle detrazioni a carico dello Stato al 31 maggio 2022 era pari a 33,7 miliardi di euro a fronte di un totale di 33,3 miliardi di euro stanziato fino al 2036 dal Governo. Già ad oggi è dunque necessario trovare 400 milioni di euro, oltre al fatto che ci sono tutta una serie di cantieri appena aperti o in via di approvazione.

Infine, esiste una terza via ma soltanto per il solare termico. Si tratta dell’Ecobonus 65%. Questa misura, prorogata fino al 31 dicembre 2024, comprende diversi interventi di riqualificazione energetica: le spese di fornitura e posa in opera delle apparecchiature e dell’impianto nonché le spese di manodopera professionale e di documentazione tecnica.

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Giornalista professionista da 16 anni trascorsi fra redazioni di quotidiani, agenzie di stampa e Tv. Oggi si occupa di contenuti in Lob Pr+Content

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