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  • 20 Aprile 2024
  • Ultimo aggiornamento 16 Aprile 2024 12:31
  • Milano

Gli italiani e la casa: una priorità, ma con poca soddisfazione

L’ultima indagine di CasaDoxa indica come per il 90% delle famiglie l’abitazione abbia un valore esistenziale. Ma una su due non è soddisfatta delle condizioni in cui vive

Gli italiani e la casa: una priorità, ma con poca soddisfazione

La casa resta per gli italiani una priorità. E non solo in quanto bene con un valore economico specifico. La casa assume un “valore esistenziale”, è un luogo affettivo e di espressione di chi la abita.

Nell’ultimo Osservatorio Nazionale sugli italiani e la casa appena elaborato da CasaDoxa, risulta molto chiaro: è così per il 90% delle 7000 famiglie intervistate e dislocate su tutto il territorio nazionale.

COME UN ABITO SU MISURA

Tuttavia a questa passione per la casa si contrappone un aspetto: agli italiani le case in cui abitano non piacciono. O meglio, il 48% del campione si è dichiarato poco o parzialmente soddisfatto sia che si tratti di una casa in affitto (64%) sia di proprietà (44%).
Chi soffre di più il vivere in case “distanti” dai propri ideali abitativi sono i millennials (52%) e le famiglie con reddito netto mensile inferiore ai 2.000 Euro (53%). Ancor di più chi vive in appartamenti (53%), rispetto a chi abita in villette o case indipendenti (43%).

Riprendendo la similitudine di alcuni intervistati, la casa ideale viene oggi percepita come “un abito su misura” che si deve adattare a chi la vive e non viceversa. Le famiglie italiane non vogliono più vivere in “abiti” pensati per altre epoche, occasioni o esigenze. Oggi si richiedono case più moderne ed efficienti a fronte di una proposta immobiliare che comprende perlopiù un prodotto datato e standardizzato.

I MOTIVI DELL'INSODDISFAZIONE

L’insoddisfazione è dovuta principalmente a due motivi:

  • le caratteristiche strutturali degli edifici (aspetto esteriore, dimensione dell’appartamento, distribuzione degli spazi interni e qualità dei materiali e delle finiture interne). Con numeri che parlano chiaro: le percentuali di insoddisfatti sono pari al 50% tra le famiglie che abitano case costruite prima del 1990, e calano significativamente al 18% tra quelle che vivono in edifici nuovi, costruiti dopo il 2015.
  • Il nuovo modo di intendere la qualità della vita e del proprio abitare, caratterizzato dalla volontà di vedere riflessi i propri principi circa la sostenibilità anche nelle proprie scelte abitative. Gli italiani vorrebbero vivere in case più efficienti a livello energetico, con conseguente beneficio sia a livello ambientale sia economico, con minori spese di gestione ordinarie e straordinarie.

IL DESIDERIO DI CAMBIAMENTO

È da qui che nasce un forte desiderio di cambiamento: circa il 25% degli insoddisfatti vorrebbe cambiare casa entro due anni. Una volontà che non nasce da una mobilità sociale o geografica, bensì dalle caratteristiche deficitarie dell’abitazione in cui vive attualmente. Il 52% di chi vorrebbe traslocare dichiara che resterebbe con piacere nello stesso quartiere o comunque in zone limitrofe.

Tuttavia, cambiare è tutt’altro che facile: molti sono gli “scoraggiati”. Circa il 30% di chi vuole trasferirsi abbandona la ricerca dopo i primi mesi di tentativi, per tornare sui propri passi e procrastinare la realizzazione del desiderio di cambiamento.

L’insieme dei dati provenienti dalla edizione 2019 dell’Osservatorio segnala, rispetto a quella del 2018, un’ulteriore forte richiesta di cambiamento rivolta a tutti i soggetti e le imprese operanti nell’ambito della casa per i quali diventa vitale imparare a leggere il mercato con lenti diverse da quelle finora adottate.

contributor
Sociologa, subito dopo la laurea ha fondato ITER, società di ricerche socio-economiche antesignana delle attuali start up al femminile che ha operato con successo a livello nazionale e internazionale. Nel 2005 è chiamata in Doxa dove crea la Business Unit focalizzata sul Mystery Shopping acquisendo clienti in un ampio range di settori: dall’elettronica di consumo, all’entertainment, all’automotive, alle banche, al luxury e al retail. Nel 2018 ha ideato CasaDoxa, l’osservatorio sulla casa degli italiani, una ricerca nazionale che offre annualmente dati, informazioni e conoscenze sullo stato e sulle tendenze del living contemporaneo.

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