L’attuale orientamento delle normative consumeriste è passato da una fase di protezione e tutela tout court del consumatore a una fase di promozione di consapevolezza dei propri diritti e delle conseguenze delle proprie scelte. A tal fine è indispensabile che Governo, associazioni dei consumatori e imprese collaborino al fine di migliorare la formazione e informazione al cittadino, per educarlo al consumo consapevole.
Nello stesso tempo la condotta delle imprese deve essere improntata alla massima correttezza e trasparenza.
Infine nell’ambito bancario/finanziario il problema della consapevolezza dei cittadini è particolarmente importante perché il settore bancario, insieme al settore sanitario, è il luogo in cui l’asimmetria di potere e di informazione è massima. Per ridurre il gap c’è bisogno di trasparenza, di regole chiare, di informative semplici che diano subito il senso delle questioni da affrontare (costi/rischi/conseguenze delle scelte effettuate dal cittadino).
Anche gli intermediari devono avere un comportamento virtuoso finalizzato alla correttezza e al soddisfacimento del cliente oltre che al profitto.