Più di nove consumatori su 10 in Europa hanno già modificato le abitudini di acquisto per risparmiare. Ma non solo: il 60% dichiara di prestare maggiore attenzione al prezzo rispetto al passato e il 54% cerca o aspetta delle promozioni speciali per finalizzare i propri acquisti.
I dati vengono da una recente Survey di Gfk. E in Italia?
Il 60% degli italiani sta scegliendo di mangiare più spesso a casa al posto di andare al ristorante e sta ponendo maggiore attenzione al risparmio energetico: utilizzare maggiormente gli elettrodomestici in modalità “ecologica” o addirittura utilizzarli meno per ridurre i consumi.
Ma c’è di più: ben il 45% degli italiani dichiara di fare più spesso acquisti in diversi negozi per trovare i prezzi migliori, mentre il 37% ha incrementato l’acquisto di prodotti private label rispetto al passato.
I PRODOTTI SOTTO LA LENTE
“Le prime tre categorie di prodotti per le quali i consumatori europei dichiarano di essere maggiormente preoccupati per l’aumento dei prezzi e di voler modificare i propri comportamenti di acquisto sono le bevande alcoliche (50%), i dolciumi (48%) e i cosmetici (42%)” si legge nella nota di Gfk. “Le strategie di compensazione cambiano a seconda della categoria di prodotto: ad esempio, molti consumatori pianificano di evitare del tutto le bevande alcoliche, mentre preferirebbero acquistare cosmetici o dolciumi con minore frequenza o a prezzi più bassi”.
I COSA CAMBIA E COSA NO
Come fanno notare i consulenti di Gfk la crisi economica in corso e soprattutto l’aumento dell’inflazione stanno influendo sui consumatori non solo a livello psicologico con una minor fiducia verso il futuro, ma anche nelle decisioni quotidiane di acquisto.
Non è in fatti un caso che a livello europeo tra tutte le categorie commerciali siano solo quelle dei Discount a registrare un incremento di consumatori attivo (+15%). In Germania, questa percentuale raggiunge il 21% e in Italia arriva fino al 23%.
Tuttavia, restano solide alcune abitudini ed esigenze di consumo che anche l’attuale situazione economica non sembra scalfire. Marco Pellizzoni, Commercial Director Consumer Panel & Services di GfK Italia spiega come, per l’Italia in particolare “si evidenziano segnali positivi per prodotti con ingredienti più salutari e naturali così come per prodotti ad impatto zero, cioè prodotti ecosostenibili con minore impatto ambientale”. Un’esigenza di benessere e sostenibilità che le aziende non devono ignorare e che resta stabile nonostante l’inflazione e l’incertezza.