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  • 18 Ottobre 2024
  • Ultimo aggiornamento 17 Ottobre 2024 10:37
  • Milano

Silver economy: così gli anziani alimentano l’economia italiana

Generano il 10% del pil e alimentano molti settori, dai beni di consumo ai servizi, con un impatto su sanità, assistenza, turismo e tecnologia

Silver economy: così gli anziani alimentano l’economia italiana

L’Italia è uno dei Paesi più anziani al mondo: oltre il 23% della popolazione ha più di 65 anni, secondo i dati Istat del 2023. Questo fenomeno di invecchiamento demografico ha un impatto rilevante sull’economia italiana, generando opportunità e sfide per il business legato ai consumi degli anziani. Il settore, comunemente definito “silver economy”, rappresenta oggi un segmento strategico per diverse aree di business. Tirate le somme, si stima che gli anziani italiani generino una spesa annua di oltre 200 miliardi di euro, pari a circa il 10% del PIL. Questo flusso di denaro alimenta numerosi settori, dai beni di consumo ai servizi, con un impatto diretto su comparti chiave come sanità, assistenza, turismo e tecnologia.

Secondo una recente ricerca della banca online N26, per esempio, boomers e baby boomers in Italia sono leader nella spesa alimentare. Destinano infatti il 6,51% del loro budget totale al cibo, il valore più alto sia a livello intergenerazionale che internazionale. Ma non solo. Sono primi anche per la spesa nei viaggi: con il 30,50% del totale, rappresentano la loro categoria principale di spesa, una percentuale che li colloca al terzo posto in Europa.
Inoltre investono il 15,66% del loro budget in formazione, confermando l’interesse per l’auto-miglioramento anche in età avanzata e come ulteriore categoria di spesa, hanno quella dedicata agli animali, con il 13,35% del loro budget destinato a questa passione.

I SETTORI TRAINANTI

Partiamo dalla sanità. Con l’aumento dell’età, cresce la domanda di servizi medici e prodotti farmaceutici. Gli over 65, e una quota di baby boomers, rappresentano circa il 23% della popolazione italiana, ma assorbono circa il 50% della spesa sanitaria complessiva. Questo è dovuto alla maggiore prevalenza di malattie croniche e degenerative, nonché alla necessità di cure mediche e assistenza continua.
Secondo AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), gli anziani consumano oltre il 60% dei farmaci prescritti in Italia per una spesa farmaceutica totale che nel 2023 è stata di 22 miliardi di euro.



Ma non solo. Oltre ai prodotti curativi, si registra un forte interesse per la prevenzione e il benessere: gli anziani italiani investono in attività fisiche, cure preventive e terapie riabilitative.
Infine, anche il settore dell’assistenza domiciliare è un altro ambito in crescita. Molti anziani preferiscono rimanere nelle loro case il più a lungo possibile, dando impulso al mercato delle soluzioni abitative accessibili e dei servizi di assistenza personalizzata. Gli investimenti in tecnologie per la smart home, come sensori per il monitoraggio remoto e sistemi di allarme, stanno diventando sempre più rilevanti per garantire sicurezza e autonomia.

IL TURISMO SENIOR

Il turismo rappresenta un altro segmento cruciale. Gli anziani italiani dedicano una parte del loro reddito accumulato nel tempo a viaggi e vacanze. Si registra una crescita costante del “turismo senior”, con destinazioni che spaziano dalle terme ai viaggi culturali.

Le aziende del settore turistico stanno rispondendo a queste esigenze, offrendo pacchetti e servizi studiati per una clientela anziana, che richiede comfort, sicurezza e assistenza. Sempre la ricerca della banca online N26 condotta sulle abitudini di consumo di diverse generazioni in diversi paesi del mondo ci dice che per quanto riguarda i viaggi, i Baby Boomers guidano la spesa in Italia con il 30,50% del totale, seguiti dalla Gen X con il 29,64% e dai Millennials con il 27,85%.
Anche in Europa, la spesa per i viaggi cresce all’aumentare dell’età, con l’Austria che registra la spesa più elevata per i viaggi tra i Baby Boomers (34,38%). In generale, quella dei viaggi è la categoria in cui si spende di più in Italia e in Europa, in tutte le generazioni, ad eccezione della Generazione Z francese.

TECNOLOGIA E INNOVAZIONE

Anche il settore tecnologico sta vivendo un’evoluzione grazie agli anziani. La digitalizzazione ha coinvolto progressivamente anche questa fascia di popolazione, con un aumento dell’uso di smartphone, tablet e piattaforme digitali per l’accesso a servizi bancari, sanitari e sociali. Le imprese tecnologiche stanno sviluppando dispositivi e applicazioni sempre più user-friendly, capaci di facilitare l’uso delle nuove tecnologie da parte degli anziani e migliorare la qualità della loro vita quotidiana.

LE SFIDE FUTURE

Nonostante le opportunità offerte dal mercato della silver economy, restano alcune sfide. La sostenibilità del sistema pensionistico e sanitario è uno dei temi più discussi anche a livello politico, considerato l’invecchiamento progressivo della popolazione. Inoltre, non tutti gli anziani godono di un reddito sufficiente per accedere a servizi di qualità: una parte significativa è a rischio di povertà, soprattutto nel Sud Italia.
Investire in politiche che promuovano l’invecchiamento attivo e il benessere della popolazione anziana sarà cruciale per mantenere un equilibrio sostenibile. Formazione del personale sanitario e sviluppo di nuovi servizi dedicati agli anziani saranno dunque dei fattori determinanti per il futuro della silver economy.

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