realize agos logo 2020 color
  • 26 Dicembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 11 Dicembre 2024 10:16
  • Milano

Gestione del budget famigliare: oggi c’è più attenzione

La situazione post lockdown impone cautela nelle spese e nella pianificazione futura. Così l’Osservatorio Nomisma-Crif mostra come il 60% degli italiani voglia monitorare entrate e uscite

Gestione del budget famigliare: oggi c’è più attenzione

Una maggiore consapevolezza nella gestione del budget familiare, più di quanto non sia avvenuto durante la crisi precedente, quella del 2008.

È questa una delle note positive che possiamo fare nostre dopo il lockdown, ora che la ripartenza ha ormai realizzato il suo mese di rodaggio e che già si guarda all’autunno come periodo-banco di prova per calcolare gli effettivi danni economici di quanto accaduto fino a oggi.

IL MONITORAGGIO

L’Osservatorio “The world after lockdown” realizzato da Nomisma e CRIF su un campione di mille italiani responsabili degli acquisti (18-65 anni) e volto ad analizzare l’impatto del lockdown sulle vite dei cittadini, aveva restituito a metà giugno dati che mostravano un aumento della sensibilità verso questi temi.

Il tutto è dovuto in parte ai primi effetti economici portati dall’epidemia, in parte ai timori che attendono di essere confermati o smentiti nei prossimi mesi.
Nell’Osservatorio infatti poco più di un terzo degli italiani si è dichiarato in apprensione pensando alla situazione finanziaria della propria famiglia a dicembre, tanto che per più del 60% è molto importante poter monitorare le proprie entrate e uscite e capire quanto si sta risparmiando e spendendo mentre per più del 50% è importante la pianificazione delle spese e la definizione di obiettivi di risparmio.

LA CAUTELA PER I PRESTITI

L’atteggiamento è dunque cautelativo. Lo dimostra anche il fatto che nel merito della gestione dei finanziamenti in corso solo il 6% delle famiglie con un mutuo prima casa in corso ha richiesto la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti, ma c’è un altro 15% che sta valutando di farlo nei prossimi mesi.

Solo il 4% di chi ha invece un prestito in corso, con rate dunque più contenute, dichiara di aver già richiesto la sospensione delle rate ma il 21% non esclude di richiedere l’attivazione della procedura nei prossimi mesi.

PER COSA SI DECIDE DI SPENDERE

Quanto alle nuove domande di prestiti, il lockdown ha spento le velleità del 6% degli italiani interessati, mentre il 9% dichiara di aver deciso di rimandare la richiesta di qualche mese. Il 3%, invece, ha deciso di procedere comunque con la stipula di un prestito come programmato.

C’è poi un 10% che post lockdown ha valutato di chiedere un nuovo finanziamento che non aveva pianificato in precedenza.

“Nel dettaglio, il 24% sta già pensando di richiedere l’accesso ai vantaggi legati all’Ecobonus 2020 per gli interventi di efficientamento energetico di case e palazzi, mentre il 12% è orientato verso il Sismabonus 2020 per gli interventi di messa in sicurezza antisismica” si legge nella nota dell’Osservatorio.

“Chi deciderà di ricorrere a un finanziamento per sostenere l’acquisto di beni e servizi pensa di farlo principalmente per spese impreviste causate dell’emergenza sanitaria (30%), spese mediche o dentistiche (29%), manutenzione/ristrutturazione casa (26%), esigenze di maggiore liquidità (26%), l’acquisto di un’auto (17%)”.

I FIGLI AL PRIMO POSTO

Si guarda dunque alle necessità più impellenti mentre si rimanda a momenti di maggiore certezza per altri tipi di spese come quelle per esempio destinate al tempo libero e allo svago.

Dall’Osservatorio infatti risulta che per salvaguardare i risparmi della propria famiglia il 21% degli italiani ridimensionerebbe il budget destinato a viaggi e vacanze, mentre il 20% quello relativo a ristoranti e consumi fuori casa.

Ci sono però alcuni ambiti dove le famiglie non sono disposte a scendere a compromessi: è il caso della baby-sitter e dell’educazione dei figli (rispettivamente solo l’1% e il 2% delle famiglie ridurrà queste voci di spesa).

administrator
Giornalista, digital addicted, lavora sui contenuti per dare qualità ai prodotti editoriali che segue. Perché oggi più che mai la qualità di ciò che si racconta fa la differenza

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *