Sono 33,3 milioni gli italiani che hanno comprato online un bene o servizio negli ultimi tre mesi compiendo in media 1,3 acquisti al mese.
Pochi? Tanti? I numeri sono contenuti nella ricerca NetRetail di Netcomm, presentata insieme all’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano in occasione del Netcomm Forum 2022 e che raccontano di una crescita prevista del +14% rispetto al 2021 (per un valore di 45,9 miliardi di euro) con i prodotti che segnano un +10% e i servizi che registrano un +28%.
L’analisi NetRetail racconta di una popolazione italiana di acquirenti abituali: nell’ultimo trimestre sono 17,4 milioni i consumatori italiani che hanno effettuato tre o più acquisti online pari all’89% delle transazioni, generando il 91% del valore totale con uno scontrino dell’11% superiore alla media. Gli acquirenti sporadici sono 9,6 milioni, con uno o due acquisti online nel trimestre, in grado di effettuare l’11% delle transazioni e uno scontrino del 29% inferiore alla media.
AUMENTA IL LIVELLO DI DIGITALIZZAZIONE
Aumenta anche il livello medio di digitalizzazione degli italiani sia nella conoscenza di strumenti più avanzati di vendita online, sia nei pagamenti. Oltre la metà dei consumatori (51,8%) conosce infatti il fenomeno del Live Streaming Commerce. All’interno di questa percentuale, il 33% sa cos’è ma non ha mai assistito a una diretta, il 6,9% ha partecipato a un evento senza acquistare mentre l’11% ha anche acquistato.
C’è bisogno ancora di un tempo notevole di maturazione ma la conoscenza dello strumento è diffusa. Allo stesso tempo, sempre secondo l’indagine NetRetail, gli acquisti online sono in gran parte pagati al momento dell’ordine e solo nel 10,4% dei casi vengono saldati alla consegna o al momento di utilizzo del servizio (per esempio, al termine di un soggiorno in hotel). Le carte di credito fanno la parte del leone, seguite dai bonifici bancari.
LA GENERAZIONE Z
Analizzando il mercato ecommerce, tuttavia, non si può non fare un riferimento al target chiave della trasformazione digitale in corso che detterà le strade da percorrere in prospettiva nei prossimi 20 anni, ovvero la Generazione Z.
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Nella scelta delle opzioni di acquisto, questa generazione nell’eCommerce trova più privacy, linguaggi nuovi e più veloci, personalizzazione e valori.
Non percepisce il limite tra offline e online, cerca prodotti online ma usa le raccomandazioni degli amici per decidere l’acquisto e sente l’esigenza di recarsi su un punto vendita fisico, dove si aspetta esperienze avanzate e di toccare con mano i prodotti. È una generazione “video first” che si sta preparando (e in alcuni casi è già pronta) all’immersione nel Metaverso come esperienza ulteriore nella realtà virtuale dove il limite percettivo tra online e offline viene sempre più meno.
IL FUTURO DEL METAVERSO
Secondo la società di consulenza Gartner, entro il 2026 il 25% delle persone trascorrerà almeno un’ora al giorno nel Metaverso per lavoro, shopping, istruzione, social media e intrattenimento. È lì che i brand potranno personalizzare il prodotto e offrire esperienze personalizzate. Nel mondo della realtà aumentata e virtuale sarà infatti possibile testare la qualità e la vestibilità di un prodotto prima dell’acquisto con un vantaggio enorme per il retailer in tema di gestione dei resi. Secondo le previsioni di Netcomm, inoltre, il divario tra social media ed eCommerce continuerà a ridursi e il social commerce risulterà rilevante.