Il 2019 è stato un anno di aumento complessivo del numero di richieste di finanziamento da parte delle famiglie italiane.
Nello specifico, dall’ultimo aggiornamento del Barometro del Credito alle Famiglie di CRIF, le richieste di prestiti risultano cresciute del 6,7% rispetto al 2018.
Sicuramente hanno giocato un ruolo positivo sia le condizioni di offerta estremamente appetibili sia i tassi di interesse ai minimi, entrambe situazioni che rendono molto più interessante accendere un finanziamento.
I DETTAGLI
Il dettaglio del Barometro Crif può aiutare a capire meglio: l’incremento delle richieste è stato infatti del 4,7% per i prestiti personali e dell’8,5% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi quali prodotti di arredamento, elettronica ed elettrodomestici, impianti green e per la messa in efficienza energetica della casa, spese mediche, palestre e tempo libero.
GLI IMPORTI
L’importo medio della totalità dei prestiti richiesti si è assestato a 9.512 euro in crescita dello 0,2% rispetto al 2018: si tratta del valore medio più alto in assoluto da quando CRIF ha iniziato ad analizzare in modo sistematico le informazioni relative alle istruttorie di credito. Erano 8.600 euro dieci anni fa. All’interno del mercato ci sono però delle differenze. Più precisamente per i prestiti personali l’importo medio è stato di 12.795 euro (in calo dell’1,3%), mentre per i finalizzati è stato di 6.806 euro (+4,3%).
LE DURATE
Quanto alla durata, nel 2019, il 26,7% delle richieste è andato ai prodotti con piani di rimborso superiore ai 5 anni (soprattutto i prestiti personali per il 45,8% del totale) che pesavano per il 20,97% del totale nel 2010. Va però segnalato come le richieste di prestiti con una durata al massimo di 12 mesi abbiano avuto un peso pari al 15,1% del totale (soprattutto prodotti finalizzati) ancora elevato seppur in calo rispetto a nove anni fa (quando pesavano per il 17,8%).
CHI LI RICHIEDE
Osservando, infine, la distribuzione delle richieste di prestiti in relazione all’età del richiedente, il Barometro CRIF evidenzia come nel 2019 la fascia compresa tra i 45 e i 54 anni sia stata quella maggioritaria, con una quota pari al 25,4% del totale, seguita a breve distanza da quella tra i 35 e i 44 anni, con il 22,2%. A titolo di paragone, nel 2010 la maggioranza delle richieste proveniva da consumatori di età compresa tra i 35 e i 44 anni, che rappresentavano il 27,8% del totale.
L'EVOLUZIONE
È evidente dunque che in uno scenario disteso, caratterizzato da livelli di rischiosità molto contenuti e da un costo del denaro favorevole, le aziende di credito stanno spingendo sull’offerta di prodotto e si stanno attrezzando velocemente per soddisfare le esigenze dei consumatori con processi digitali che consentono di gestire la richiesta di un prestito in tempo reale e in pochi passaggi. L’evoluzione è dunque già scritta e l’affermarsi dei paradigmi dell’Open Banking non potrà che favorire questa tendenza. Per gli operatori risulterà sempre più indispensabile proporre ai propri clienti non solo un’offerta appetibile, ma anche garantire la migliore customer experience.