C’è un contrasto netto nell’andamento del mercato del credito del primo semestre del 2019 per quanto riguarda il settore dei prestiti e quello dei mutui.
La domanda di prestiti personali e finalizzati conferma una fase di mercato estremamente vivace con una crescita dell’8,1% rispetto a dodici mesi prima, mentre quella di mutui per acquisto di nuove case e le surroghe è crollata del 9,4%. I dati sono riportati nell’ultimo barometro Crif.
“Il primo semestre dell’anno si è chiuso con una fotografia a luci e ombre, con il comparto dei prestiti che ha evidenziato un dato estremamente positivo sia per numero di richieste presentate dalle famiglie sia per importo medio, mentre la componente dei mutui ha fatto segnare una battuta d’arresto dovuta al ridimensionamento delle surroghe cui si accompagna una leggera flessione dei finanziamenti per l’acquisto della casa” spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
PRESTITI AL TOP
A contribuire al buon andamento del settore dei prestiti sono state le richieste di prodotti finalizzati che hanno visto l’incremento più consistente nell’anno, pari a +9,8%, a fronte del +6,3% dei prestiti personali.
È aumentato dell’1,3% anche l’importo medio richiesto che a livello aggregato ha raggiunto i 9.890 euro, il valore più alto degli ultimi 10 anni.
Più in dettaglio, l’importo medio dei prestiti finalizzati è risultato pari a 7.186 euro, in crescita dell’8,1% rispetto a un anno prima, a differenza dei prestiti personali che hanno visto una flessione dell’1,7%, che ha portato il valore medio a 12.988 euro.
MUTUI IN CALO
Nel settore dei mutui e delle surroghe, invece, si è registrato un forte rallentamento dovuto al costante ridimensionamento delle sostituzioni semplicemente perché sono sempre meno le persone a cui conviene questo tipo di operazione.
Sui nuovi finanziamenti per la casa, invece, la contrazione era già iniziata alla fine dello scorso anno con un picco negativo dell’11,6% a giugno e una media del 9,4% nel semestre analizzato.
Tuttavia, nel periodo di osservazione, va rilevato l’andamento positivo in relazione all’importo medio richiesto, che si è attestato a 129.383 euro (+2,6% rispetto a un anno prima). Anche in questo caso, la crescita del valore medio delle richieste è ascrivibile al minor peso delle surroghe, che per natura si caratterizzano per un importo più contenuto.
MIGLIORA LA FIDUCIA
“Va sottolineato come il credito alle famiglie stia evidenziando una costante diminuzione della rischiosità, con il tasso di default a 90 giorni che nell’ultima rilevazione si è attestato all’1,7% per i prestiti e all’1,3% per i mutui, valori ai minimi storici” aggiunge Capecchi. “Questo aspetto, unitamente all’atteso miglioramento delle condizioni finanziarie delle famiglie, lascia ipotizzare che le condizioni di offerta rimarranno distese anche nei prossimi mesi favorendo un aumentare del ricorso al credito”.