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  • 19 Settembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 13 Settembre 2024 12:42
  • Milano

Estate 2024: cresce il ricorso ai prestiti per le vacanze

L'impatto dell'inflazione sui redditi delle famiglie è stato molto duro tanto che secondo Facile.it 6,5 milioni di persone hanno rinunciato a partire per un periodo di relax. Erogati 250 milioni di finanziamenti per le ferie

Estate 2024: cresce il ricorso ai prestiti per le vacanze

Il portafoglio degli italiani è sempre più leggero a causa dell’inflazione che in questi mesi ne ha ridotto enormemente il potere d’acquisto. A certificarlo gli ultimi dati di Eurostat che mettono nero su bianco quanto il reddito reale delle famiglie del Belpaese nel 2023 sia diminuito attestandosi a oltre sei punti al di sotto di quello del 2008, anno della grande crisi. Il divario con l’UE si sta inoltre allargando: la media dei redditi nell’Unione sale da 110,12 a 110,82, mentre nel 2008 era pari a 100. Nel nostro Paese cala da 94,15 a 93,74 punti. Peggio di noi ha fatto soltanto la Grecia.

Nella lotta quotidiana per far quadrare i conti aumentano le rinunce e a finire sacrificate sull’altare del bilancio familiare sono spesso le vacanze estive: secondo uno studio di Facile.it e Prestiti.it sono 6,5 milioni i nostri connazionali che quest’anno non hanno preparato alcuna valigia (3,7 milioni hanno dichiarato che la decisione è legata proprio a fattori puramente economici). Chi invece è riuscito a “evadere” dalla routine quotidiana lo ha fatto anche grazie al ricorso al credito al consumo: nel primo semestre dell’anno sono stati erogati finanziamenti finalizzati alle vacanze per un valore complessivo di 250 milioni di euro, in crescita del 12% su base annua.

FINANZIAMENTO "GIOVANE"

La cifra media richiesta ha raggiunto i 5.400 euro con un piano di ammortamento di 50 rate. In un contesto di crescenti ristrettezze sono i giovani i maggiori richiedenti: una domanda su tre, infatti, arriva dagli under 30 che hanno redditi mediamente più bassi.

Una tendenza in forte crescita quello del ricorso ai finanziamenti, evidenziato da numerosi studi: secondo un’analisi congiunta Experian e Segugio.it, infatti, nella prima metà del 2024 i prestiti finalizzati non hanno arrestato la propria corsa toccando un +14,36% rispetto allo stesso periodo del 2023. E anche secondo questo studio la parte del leone l’hanno fatta gli esponenti della Generazione Z (età compresa fra 18 e 28 anni) che hanno registrato un incremento del 18,6% dell’incidenza di prestiti personali per le ferie: complessivamente le richieste per il tempo libero (compresi gli hobby personali) sono aumentate del 25,4%.

PRESENZE IN CALO

Nonostante il ricorso ai finanziamenti, i tre mesi più caldi dell’estate il turismo italiano (giugno-agosto), secondo Assoturismo-Confesercenti, hanno fatto registrare una diminuzione dello 0,7% di presenze dovuto proprio a un calo del 2,9% di italiani. Di contro quelle straniere hanno messo a segno un +1,6%. I nostri connazionali hanno rinunciato in particolare alle classiche vacanze al mare (-4,1%), ma anche a un periodo di relax al lago (-3,7%) e nelle località termali (-5,3%). E così si sono registrate complessivamente 1,4 milioni di presenze di italiani in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.

Colpa dell’inflazione come abbiamo detto ma anche della crescita dei costi dei servizi legati al turismo sul territorio nazionale. Secondo Eurostat, infatti, l’aumento dei pacchetti vacanze nella UE è stato del 6,6% mentre in Italia del 19,5%.

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Giornalista professionista da 16 anni trascorsi fra redazioni di quotidiani, agenzie di stampa e Tv. Oggi si occupa di contenuti in Lob Pr+Content

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