I consumi di libri son tornati a crescere nel 2021. Secondo i dati elaborati dall’Associazione Italiana Editori (Aie), nei primi tre mesi dell’anno le vendite dei libri a stampa nei canali trade (librerie, online e grande distribuzione organizzata) sono cresciute del 26,6% a valore e del 26,7% per numero di copie vendute rispetto allo stesso periodo all’anno precedente.
27,6 MILIONI DI LETTORI
È un dato interessante che fa ben sperare per un mercato in cui l’Italia non eccelle. Fino al 2020 solo 4 italiani su 10 leggevano più di un libro nell’arco di un anno, quota salita a 6 su 10 in periodo di lockdown sebbene con grande crisi degli editori, schiacciati dalla cancellazione delle fiere e dei momenti di incontro commerciale e dalle chiusure forzate dei negozi.
A maggio 2020 le persone che dichiaravano di leggere libri cartacei erano in Italia 24 milioni, il 3,6% in meno rispetto al 2019.
A ottobre però erano diventate già 25 milioni, perfettamente in linea con l’anno precedente. Se invece si va a guardare chi leggeva non solo il libro cartaceo ma anche ebook e ascoltava audiolibri, i dati cambiano: a maggio questi consumatori erano 26,2 milioni (-0,4% rispetto al 2019) e a ottobre erano diventati 27,6 milioni, in crescita del 5,3% rispetto al maggio del 2020. Alla fine dell’anno il mercato aveva comunque chiuso in positivo con un +2,3% di vendite complessive (cartacee e digitali).
UN NUOVO MODO DI USUFRUIRE DELLA LETTURA
I dati sono contenuti nel “Libro bianco sulla lettura e i consumi culturali in Italia” che ci racconta come gli italiani stiano lentamente cambiando il modo di fruire della lettura. O forse è la tecnologia che sta cambiando il modo in cui gli italiani “consumano” libri che siano cartacei o digitali.
Tra il 2019 e il 2020, infatti, i consumatori di libri solo digitali o che uniscono alla stampa il digitale sono passati dal 20% al 32% del totale. Allo stesso tempo sono diminuiti sia i lettori di libri solo stampati (dal 38% al 29%) ma anche i non lettori: dal 42% al 39%, segno che il digitale ha non solo cambiato le abitudini di molti ma ha anche avvicinato alla lettura chi prima non la frequentava. Infatti gli acquirenti di soli ebook o audiolibri è passato dal 3% del totale del 2019 al 5% del 2020 mentre coloro i quali hanno comprato anche libri a stampa sono passati dal 19% al 22%.
LA CRESCITA DEL DIGITALE
Cosa è successo lo spiega bene l’ufficio studi dell’AIE (Associazione Italiana Editori) che racconta di un 2020 colpito dalla pandemia in cui la proposta di libri ai consumatori si è in parte riposizionata sul digitale con una crescita del 14% dei titoli usciti in versione libro stampato + ebook e un +9% di nuovi ebook pubblicati a cui corrisponde un -9% di libri a stampa.
Inoltre sono nate diverse piattaforme online per ovviare alla chiusura delle principali fiere professionali che hanno consentito comunque la circolazione dei nuovi titoli e l’accordo tra case editrici per lo scambio di diritti. Infine è cresciuto in modo rilevante il prestito bibliotecario, addirittura del 250% nella prima fase di lockdown per poi assestarsi intorno al +103% a dicembre del 2020.
GLI INCENTIVI ALLA LETTURA E AL SETTORE
Ora la spinta al settore nel 2021 sarà sostenuta dal “Centro per il libro e la lettura” che gestisce il Fondo per l’Attuazione del Piano Nazionale d’Azione per la promozione della lettura che deve gestire 35 milioni di euro di cui 8,7 destinati a bandi pubblici e convenzioni e altri 26,3 volti a sostenere soprattutto i piccoli editori. Iniziative che al passo con gli stimoli alla lettura come i 30 milioni per 18App (la piattaforma del Ministero della Cultura che eroga i bonus Cultura ai diciottenni italiani), i 15 milioni di rifinanziamento per Carta cultura, 30 milioni di fondo per gli acquisti delle biblioteche di pubblica lettura, 10 milioni di aiuti ai piccoli editori, 12 milioni agli editori turistici e d’arte, 10 milioni di crediti d’imposta alle librerie, 5 milioni in aiuti ai traduttori.