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  • 8 Settembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 3 Settembre 2024 11:49
  • Milano

Case Green: come capire se la tua casa è sostenibile

In Italia il 74% degli edifici ha una classe energetica inferiore alla D, quindi è molto inquinante. Ecco cosa guardare per capire se hai una casa green

Case Green: come capire se la tua casa è sostenibile

Riduzione delle emissioni di CO2 e riqualificazione del patrimonio immobiliare per raggiungere l’impatto zero entro il 2050. Questi sono gli obiettivi dell’Unione Europea nell’ambito della direttiva EPBD, ribattezzata direttiva “case green”.

Ma quando una casa può essere definita “green”? Di fatto quando ha un basso fabbisogno energetico, quindi è in grado di garantire un adeguato comfort interno a fronte di un consumo minimo di energia. Un risultato che si può riscontrare o nelle case di nuova costruzione (già sottoposte a degli obblighi in termini di efficienza energetica) o nelle abitazioni che si sono attrezzate con soluzioni come pannelli solari o altre fonti di energia rinnovabile. Il problema è che non è sempre facile capire se la propria abitazione sia realmente rispettosa dell’ambiente oppure rientra in quel gruppo di case inquinanti dette “energivore”.

Per questo dal 2005 è stato introdotto l’obbligo di classificazione degli edifici in base alle loro prestazioni energetiche: 10 classi che vanno dalla A4, la migliore, alla G ossia quella che indica la minor efficienza. Le classi superiori alla D, indicano case via via meno inquinanti. Il problema è che in Italia circa il 74% degli edifici ha una classe energetica inferiore alla D e questo implicherà molto lavoro nei prossimi anni per mettersi al passo con le richieste dell’UE.

LEGGI ANCHE: “DIRETTIVA CASE GREEN: COME RIQUALIFCARE LA PROPRIA CASA”

L'ATTESTATO DI PRESTAZIONE ENERGETICA

La definizione della classe energetica di un appartamento o di un edificio avviene attraverso la stesura di un Attestato di Prestazione Energetica (APE), un documento che stabilisce i consumi di un immobile sulla base di precisi parametri e requisiti attribuendo una classe di appartenenza. A redigerlo è un tecnico abilitato. L’attestato è obbligatorio nel caso in cui si voglia vendere o affittare un immobile ed è una spesa a carico esclusivo del proprietario.

La validità dell’attestato è di 10 anni. Tuttavia, se in questo periodo di tempo, si effettuano lavori all’immobile che incidono sulla sua classe energetica, bisogna rinnovarlo. L’introduzione dell’APE serve al fine di incentivare la costruzione di edifici più efficienti dal punto di vista energetico (o il miglioramento di quelli già esistenti).

ELEMENTI GREEN

Quindi l’APE è il primo documento che può indicare a chi possiede un immobile il grado di sostenibilità. Generalmente le case che possono già essere definite “green” in quanto hanno delle prestazioni energetiche tali da impattare pochissimo o non impattare affatto sull’ambiente, sono dotate di questi elementi:

  • Un sistema di isolamento pensato per dare un’eccellente coibentazione termica (cappotto termico);
  • Nuovi modelli di infissi (a taglio termico) così che non ci siano dispersioni di calore tra interno ed esterno;
  • Pannelli fotovoltaici, per avere una maggiore autonomia energetica e produrre energia pulita da una fonte rinnovabile;
  • Caldaie a pompa di calore, così da limitare il consumo di energia da fonti fossili e avere un risparmio in bolletta.
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