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  • 16 Settembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 13 Settembre 2024 12:42
  • Milano

Car pooling: i numeri in Italia

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale di Jojob grazie al car pooling aziendale nel 2023 sono state tolte dalle strade più di 200mila automobili. Con un abbattimento importante di emissioni di CO2

Car pooling: i numeri in Italia

Secondo il report “Mal’Aria di città 2024” di Legambiente, quest’anno 18 delle 98 città monitorate hanno superato i limiti normativi di PM10 nell’aria. Ormai è un disco rotto quello che continua a ripetere che è necessario sviluppare progetti che promuovano una cura più attenta e sostenibile delle nostre città limitando le emissioni che provengono sia dagli immobili che dai mezzi in circolazione. Gli italiani, per esempio, sono dei grandi utilizzatori di auto.

Ogni giorno il 78% della popolazione si sposta in macchina e questo ha un impatto determinante sulle emissioni di CO2 nell’aria. Compito delle aziende (attraverso i mobility manager) insieme ai loro dipendenti è cercare una soluzione più sostenibile per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro incentivando così il car pooling.

IL CAR POOLING AZIENDALE: AMBIENTE E RISPARMIO

Il car pooling è quella pratica per cui più persone condividono la stessa auto per compiere uno stesso tragitto, anche quando si tratta di andare al lavoro.

A differenza del car sharing, dove l’auto viene messa a disposizione da una società terza, nel car pooling è un privato che mette a disposizione la propria.

Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale di Jojob, grazie al car pooling aziendale nel 2023 sono state tolte dalle strade 212.410 automobili per un totale 4.931.175 km in meno percorsi. Questo ha consentito di abbattere le emissioni nocive nell’aria, con 641.135 kg di CO2 in meno nell’atmosfera.

Ma non è solo questione di tutela ambientale: il car pooling infatti consente anche un discreto risparmio economico. Si stima che tra passeggeri e autisti nel 2023 sono stati risparmiati un totale di 986.263 euro.

Ecco, quindi, che il car pooling può diventare uno strumento per i mobility manager delle aziende, che possono integrarlo nel piano di spostamenti casa-lavoro (Pscl) del proprio personale.

Come spiegato dal professor Colleoni (professore all’Università Bicocca di Milano e coordinatore nazionale Gdl Mobilità della RUS e Gdl mobilità sostenibile per il PNRR 2021-2027) durante il convegno “Sostenibilità: strategie aziendali nel mobility management” promosso da Consumers’Forum in collaborazione con Agos nel 2023: “Il mobility manager deve intervenire sulle esigenze diversificando gli interventi per poter modificare le abitudini di spostamento dei dipendenti, sebbene tutto questo richieda del tempo”.

PERCHÈ FARE CAR POOLING

Dunque, i motivi principali per fare car pooling sono cinque.

  1. Minori costi di viaggio: grazie alla condivisione del mezzo tra più persone si riducono le spese di carburante, parcheggio, pedaggi ed eventuali extra;
  2. Riduzione del traffico: avere meno auto per le nostre città significa avere una viabilità più scorrevole;
  3. Abbattimento delle emissioni di CO2: l’utilizzo di un’automobile condivisa garantisce l’abbattimento delle emissioni inquinanti derivanti da un numero maggiore di auto per le strade;
  4. Minore usura dell’auto privata: la condivisione dell’auto con altri passeggeri dimezza l’usura della propria auto;
  5. Agevolazioni: in alcune città se sei un car pooler esistono posti auto e sconti dedicati.

L'IDENTIKIT DEL CAR POOLER

Ma chi sono i più propensi al car pooling in Italia? Senza dubbio gli uomini che compiono circa il 60% dei viaggi con queste modalità di spostamento contro il 38% di tragitti percorsi da donne.

Anche l’età incide sull’utilizzo della mobilità condivisa: sempre secondo i dati dell’Osservatorio Jojob, il 62% dei viaggi è effettuato da Millennials. Il 32,5% di loro ha tra i 30 e i 39 anni, il 28,3% tra i 20 e i 29 anni, mentre il 21,7% appartiene alla fascia tra i 40 e i 49 anni.

Fanno la loro parte anche le politiche aziendali, come lo smart working. Non è un caso che i giorni centrali della settimana siano quelli più gettonati: il martedì con il 20,1% di utilizzo del car pooling, il mercoledì (20,3%) e il giovedì (20%) mentre il lunedì e venerdì, per via dell’introduzione di orari più flessibili e della possibilità di lavorare da remoto, sono i giorni meno “condivisi”.

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