realize agos logo 2020 color
  • 21 Novembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 20 Novembre 2024 09:36
  • Milano

5 nuove tipologie di consumatori del 2021

C’è il contemporaneo, il fast shopper, l’offline buyer, l’omnichannel e il digital first. L’ultima ricerca Netcomm-MagNews evidenzia i grandi cambiamenti in atto. Al centro, il digitale e l’e-commerce cresciuto del 3,4% nel 2020

5 nuove tipologie di consumatori del 2021

Il 2020, anno del Covid-19, ha profondamente cambiato le abitudini di acquisto di tutti i consumatori, che si sono rinnovati nelle scelte dei prodotti, nelle modalità di accesso alle informazioni, nella scelta delle piattaforme su cui comprare e nelle modalità di pagamento.

Da una ricerca di Netcomm, realizzata in collaborazione con MagNews, sulla trasformazione dei percorsi di acquisto dei consumatori tra il 2020 e il 2021 nei settori Fashion, Food e Personal Care sono emerse infatti cinque nuove tipologie di consumatore.

  • Consumatore Contemporaneo: giovane, residente nel Centro/Sud Italia, acquista sia online che offline senza preferenze, per importi medi. Preferisce la relazione e lo scambio diretto ma durante la pandemia ha dovuto compensare alcuni dei touchpoint fisici con quelli mediati dai canali digitali (Social, influencer, review);

  • Fast Shopper: donna, over 45, con scarsa dotazione tecnologica e titolo di studio basso, acquista online per importi medio-bassi.

  • Offline Buyer: giovanissimo e over 65, abitante in centri medio-piccoli del Nord Italia, preferisce acquistare presso negozi di fiducia a piccoli importi;

  • Omnichannel Shopper: uomo o donna di mezza età che vive in grandi centri, ben istruito e che possiede un’ottima dotazione tecnologica. Alterna momenti online e offline;

  • Digital First: uomo trentenne e/o over 55 che vive in grandi centri, con un ottimo livello di istruzione e una buona dotazione tecnologica. Acquista prevalentemente online, più volte e per importi alti.

LA CRESCITA DELL’E-COMMERCE

Consumatori
Credit: GettyImages

Questa nuova caratterizzazione che abbraccia tutti i consumatori di ogni fascia di età, provenienza e capacità di spesa, parte da dati che testimoniano come sia sempre più in atto un trasferimento del comportamento d’acquisto da un approccio prevalentemente fisico o omnicanale (acquisti sia online che offline) a favore di uno prevalente digitale (acquisti solo online).

Del resto i dati aggiornati e da poco pubblicati in Italia dell’Osservatorio eCommerce B2C – Netcomm School of Management del Politecnico di Milano, lo dicono chiaramente: nel 2020 gli acquisti online degli italiani sono cresciuti del +3,4% e hanno raggiunto i 32,4 miliardi di euro. Ma l’andamento è stato opposto tra i comparti di prodotto e di servizio.

Il primo è cresciuto del 45%, pari a 25,9 miliardi di euro, trainato da Informatica ed Elettronica di consumo (+1,9 miliardi), Food&Grocery (+1,3 miliardi) e Arredamento e Home Living (+1,1 miliardi).
Il secondo è crollato del 52%, per un valore di 6,5 miliardi di euro trainato al ribasso soprattutto da Turismo e Trasporti che hanno visto una riduzione rispetto al 2019 di circa 6,7 miliardi di euro

LA SFIDA DELLA CONNECTED ECONOMY

Nello specifico, per quanto riguarda i tre settori analizzati da Netcomm e MagNews (fashion, food e personal care), nella categoria dei “Consumatori digitali” rispetto al 2020 si è registrata una crescita rilevante degli acquisti online in tutti e tre gli ambiti considerati:

  • da 2% a 12,9% negli acquisti di ambito Fashion;
  • da 2% a 9,9% negli acquisti di ambito Food;
  • da 2% a 12,8% negli acquisti di ambito Personal Care.

L’e-Commerce è in questo particolare momento storico l’unico motore di crescita del commercio e gioca sempre più un ruolo rilevante e decisivo nelle strategie dei merchant e dei retailer.
“Occorre un cambio di paradigma, ovvero ragionare con una visione di Connected Economy che aggreghi e sappia creare sinergie per cittadini, consumatori, imprese e Pubblica Amministrazione” ha commentato in una nota Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “È necessario sviluppare un programma concreto di transizione al digitale che supporti e faciliti le imprese in un processo definitivo e irreversibile, connettendo sistematicamente i distretti, le filiere industriali, gli organi pubblici e le imprese, affinché si possano offrire ai cittadini e ai consumatori benefici e servizi in linea con i nuovi stili di vita e supportare le aziende nell’essere sempre più sostenibili e competitive”.

administrator
Giornalista, digital addicted, lavora sui contenuti per dare qualità ai prodotti editoriali che segue. Perché oggi più che mai la qualità di ciò che si racconta fa la differenza

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *