Il 2020, anno del Covid-19, ha profondamente cambiato le abitudini di acquisto di tutti i consumatori, che si sono rinnovati nelle scelte dei prodotti, nelle modalità di accesso alle informazioni, nella scelta delle piattaforme su cui comprare e nelle modalità di pagamento.
Da una ricerca di Netcomm, realizzata in collaborazione con MagNews, sulla trasformazione dei percorsi di acquisto dei consumatori tra il 2020 e il 2021 nei settori Fashion, Food e Personal Care sono emerse infatti cinque nuove tipologie di consumatore.
- Consumatore Contemporaneo: giovane, residente nel Centro/Sud Italia, acquista sia online che offline senza preferenze, per importi medi. Preferisce la relazione e lo scambio diretto ma durante la pandemia ha dovuto compensare alcuni dei touchpoint fisici con quelli mediati dai canali digitali (Social, influencer, review);
- Fast Shopper: donna, over 45, con scarsa dotazione tecnologica e titolo di studio basso, acquista online per importi medio-bassi.
- Offline Buyer: giovanissimo e over 65, abitante in centri medio-piccoli del Nord Italia, preferisce acquistare presso negozi di fiducia a piccoli importi;
- Omnichannel Shopper: uomo o donna di mezza età che vive in grandi centri, ben istruito e che possiede un’ottima dotazione tecnologica. Alterna momenti online e offline;
- Digital First: uomo trentenne e/o over 55 che vive in grandi centri, con un ottimo livello di istruzione e una buona dotazione tecnologica. Acquista prevalentemente online, più volte e per importi alti.
LA CRESCITA DELL’E-COMMERCE
Questa nuova caratterizzazione che abbraccia tutti i consumatori di ogni fascia di età, provenienza e capacità di spesa, parte da dati che testimoniano come sia sempre più in atto un trasferimento del comportamento d’acquisto da un approccio prevalentemente fisico o omnicanale (acquisti sia online che offline) a favore di uno prevalente digitale (acquisti solo online).
Del resto i dati aggiornati e da poco pubblicati in Italia dell’Osservatorio eCommerce B2C – Netcomm School of Management del Politecnico di Milano, lo dicono chiaramente: nel 2020 gli acquisti online degli italiani sono cresciuti del +3,4% e hanno raggiunto i 32,4 miliardi di euro. Ma l’andamento è stato opposto tra i comparti di prodotto e di servizio.
Il primo è cresciuto del 45%, pari a 25,9 miliardi di euro, trainato da Informatica ed Elettronica di consumo (+1,9 miliardi), Food&Grocery (+1,3 miliardi) e Arredamento e Home Living (+1,1 miliardi).
Il secondo è crollato del 52%, per un valore di 6,5 miliardi di euro trainato al ribasso soprattutto da Turismo e Trasporti che hanno visto una riduzione rispetto al 2019 di circa 6,7 miliardi di euro
LA SFIDA DELLA CONNECTED ECONOMY
Nello specifico, per quanto riguarda i tre settori analizzati da Netcomm e MagNews (fashion, food e personal care), nella categoria dei “Consumatori digitali” rispetto al 2020 si è registrata una crescita rilevante degli acquisti online in tutti e tre gli ambiti considerati:
- da 2% a 12,9% negli acquisti di ambito Fashion;
- da 2% a 9,9% negli acquisti di ambito Food;
- da 2% a 12,8% negli acquisti di ambito Personal Care.
L’e-Commerce è in questo particolare momento storico l’unico motore di crescita del commercio e gioca sempre più un ruolo rilevante e decisivo nelle strategie dei merchant e dei retailer.
“Occorre un cambio di paradigma, ovvero ragionare con una visione di Connected Economy che aggreghi e sappia creare sinergie per cittadini, consumatori, imprese e Pubblica Amministrazione” ha commentato in una nota Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. “È necessario sviluppare un programma concreto di transizione al digitale che supporti e faciliti le imprese in un processo definitivo e irreversibile, connettendo sistematicamente i distretti, le filiere industriali, gli organi pubblici e le imprese, affinché si possano offrire ai cittadini e ai consumatori benefici e servizi in linea con i nuovi stili di vita e supportare le aziende nell’essere sempre più sostenibili e competitive”.