Il 2023 è alle spalle e si è chiuso portandosi via tutte le spese dedicate alle festività: cibo, regali, viaggi. Eppure, archiviati doni e cenoni ecco è ora il momento dei saldi invernali e milioni di Italiani sono pronti a rimettere mano al portafoglio.
Iniziati il 3 gennaio in Valle D’Aosta, dal 5 gennaio tutte le regioni italiane hanno iniziato le vendite a saldo. E le attese di spesa, nonostante il periodo non certo facile, sono buone.
I NUMERI
Secondo i dati di Confcommercio saranno 15,8 milioni le famiglie che scenderanno nelle piazze e nelle vie delle città per dedicarsi allo shopping scontato. Ogni persona spenderà circa 137 euro, mentre la spesa media per famiglia si aggirerà attorno ai 306 euro per un giro di affari complessivo di 4,8 miliardi di euro.
Il 67,9% dei consumatori è intenzionato a effettuare almeno un acquisto durante l’imminente periodo di saldi, un dato che se confrontato con l’anno scorso risulta infatti essere in leggera flessione (-1,1%).
Il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni ha infatti spiegato in una nota come queste stime evidenziano semplicemente “una tenuta della propensione al consumo degli italiani”.
Per il 52% dei consumatori che non effettueranno acquisti la motivazione è il risparmio in vista di acquisti futuri già programmati per il resto dell’anno, mentre circa il 38% non aprirà il portafoglio a causa di un peggioramento della propria condizione economica.
BREVE VADEMECUM PER GLI ACQUISTI
Al centro delle attenzioni di acquisto ci sono i capi di abbigliamento che da sempre la fanno da padrone durante i saldi. Proprio per questo e per non incappare in spiacevoli sconvenienti dovuti a vendite poco trasparenti, Federazione Moda Italia e Confcommercio hanno pensato di segnalare alcuni principi di base per il corretto acquisto degli articoli in saldo. Ecco quali sono.
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo: c’è l’obbligo da parte del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE “Omnibus”).
- Pagamenti: è obbligatorio per i negozianti accettare pagamenti elettronici e vanno favoriti i pagamenti cashless.
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo).
- Prova dei capi: non c’è obbligo di provare i capi. La scelta è rimessa alla discrezionalità del negoziante.