(articolo del 9 gennaio 2024, aggiornato il 20 giugno 2024)
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Da gennaio del 2024 per tutti i proprietari o affittuari di case è iniziata una vera “rivoluzione” sia per la fornitura di gas che per quella di energia elettrica. Il 10 gennaio 2024 è cessata la tutela da parte dello Stato sul prezzo del gas per tutti i cittadini italiani ad eccezione dei “vulnerabili”, e dal 1° luglio 2024 cesserà anche quella per l’energia elettrica.
Ma cosa significa “offerta tutelata”? E chi sono i “vulnerabili”? E cos’è il “mercato libero”? E quali conseguenze ci saranno per tutti i consumatori?
Per molti la rivoluzione in corso si traduce nel cambiare fornitore, per tutti nel sapere che da oggi in poi sul mercato libero sarà gara sui prezzi. E dunque ciascun utente dovrà sempre tenere le antenne alzate per capire se ci sono nuove offerte più vantaggiose rispetto a quella che ha attualmente in corso.
LE DIFFERENZE E I CONSUMATORI COINVOLTI
Ma andiamo con ordine. Diversi studi attestano che Il 25% degli italiani non sappia dire con certezza se il proprio contratto li inserisca nel mercato libero o tutelato.
Occorre, quindi, fare chiarezza.
Il mercato tutelato è un mercato in cui le tariffe di luce e gas sono stabilite dall’ARERA sulla base delle condizioni di mercato. Di conseguenza i prezzi sono uguali per tutti i clienti indipendentemente dal fornitore scelto.
Nel mercato libero, invece, i fornitori sono in concorrenza tra loro e quindi sono “liberi” di personalizzare le offerte. Così facendo i consumatori hanno la possibilità di scegliere l’offerta che reputano migliore per le loro esigenze.
Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero vale per tutti fatta eccezione per i cittadini considerati “vulnerabili” che godranno di un “paracadute”, rappresentato dal “servizio di tutela della vulnerabilità”. A rientrare in questa categoria sono persone con risorse economiche minime, con disabilità, residenti in strutture temporanee causa calamità naturali e infine tutti gli over 75.
COSA SCEGLIERE
Scegliere se restare nel mercato tutelato o passare al libero dipende da fattori che possono cambiare in base ai consumi quotidiani e alle necessità specifiche di ciascun consumatore.
Di base non è sicuramente sbagliato dire che il mercato libero offre, rispetto al mercato tutelato, maggiori opportunità di risparmio e soprattutto di personalizzazione dell’offerta, ma è anche vero che richiede una maggiore attenzione da parte del consumatore nel ricercare, confrontare e monitorare nel tempo le diverse offerte e le condizioni contrattuali offerte dai tanti fornitori.
In ogni caso a chi non avrà effettuato il passaggio al mercato libero entro la data di scadenza indicata, verrà assegnato un servizio a tutele graduali, il che significa che l’ARERA assegnerà un fornitore del territorio selezionato tramite gara ad asta.
I PASSAGGI PER IL MERCATO LIBERO
Per passare al mercato libero il primo passo da fare è verificare se il proprio fornitore è realmente il più competitivo o scegliere un nuovo fornitore di energia elettrica e di gas dove spostare le proprie utenze, tenendo conto che il servizio di erogazione non verrà mai interrotto nonostante i tempi tecnici necessari al passaggio.
Confrontare i prezzi di luce e gas sarà dunque sempre più importante per i consumatori per assicurarsi di avere l’offerta migliore sulla base delle proprie esigenze.
Per questo esistono diversi comparatori di prezzi. L’ARERA ne ha creato uno ad hoc che trovate qui e la stessa cosa ha fatto Altroconsumo. Allo stesso modo, comparatori privati come Facile.it o Segugio.it permettono ai clienti di districarsi nel mare di informazioni e proposte per fare luce su quelle che sono le migliori sul mercato.
Una volta scelto il fornitore migliore, per eseguire il passaggio al mercato libero sarà necessario avere a portata di mano:
- un documento della persona intestataria dei contatori con i dati anagrafici;
- l’indirizzo di fatturazione per l’attivazione della fornitura;
- i codici identificativi POD e PDR, presenti in bolletta;
- l’indirizzo mail nel caso in cui si volessero ricevere le bollette in formato digitale;
- eventualmente il codice IBAN per fare la domiciliazione bancaria.
La concorrenza è iniziata. E sta ora al singolo consumatore cercare la condizione migliore per migliorare il proprio budget di spesa.
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