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  • 21 Novembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 20 Novembre 2024 09:36
  • Milano

Gli italiani e le bollette: cosa bisogna sapere

Capire le voci delle bollette di luce e gas è ancora molto difficile. Secondo l'ARERA in pochi riescono a comprendere esattamente quanto consumano e in che modo. Ecco due informazioni fondamentali per risparmiare e tutelare il pianeta

Gli italiani e le bollette: cosa bisogna sapere

Aprire una bolletta e leggere tutte le voci che la compongono può essere un vero grattacapo. Le voci sono tante, spesso risultano di difficile interpretazione e incidono in modo importante sulla spesa totale, pur non essendo relative al costo dell’energia utilizzata: materia prima, trasporto e gestione del contatore, oneri generali… Ma gli italiani capiscono cosa stanno pagando? Non proprio.

ITALIANI E BOLLETTA

Recentemente l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ente che gestisce i settori dell’elettricità, del gas naturale, dei servizi idrici, dei rifiuti e del telecalore in Italia, ha analizzato il rapporto degli italiani con le loro bollette.

Secondo lo studio “Indagine conoscitiva sulle bollette energetiche: casi d’uso e scenari futuri” se si esclude l’importo da pagare, che è il primo elemento per importanza che viene controllato dagli italiani (e questo sì, compreso) la voce a cui si presta maggiore attenzione è il “consumo di energia per il periodo di fatturazione” (29%). Quindi oltre a capire quanto si deve pagare si cercano di capire i motivi di quell’importo, e se corrisponde all’uso effettivo o meno.

A seguire, l’occhio cade sulle scadenze e le modalità di pagamento (23%) e solo successivamente si passa al dettaglio delle voci di spesa (15,1%) e alle tariffe applicate nel periodo (13%). A essere meno “interessanti” per gli italiani sono le imposte applicate sul consumo energetico, tanto che solo il 5% ritiene sia prioritario prestare loro attenzione.

L’indagine, inoltre, approfondisce, gli atteggiamenti nei quali i consumatori si rivedono di più al momento della consultazione della bolletta. Il 46,1% degli italiani afferma di controllare il dettaglio dei consumi riportati così da monitorare i consumi energetici e capirne l’andamento nel tempo. Il 20,4% invece lo fa solo per accertarsi che non vi siano anomalie o errori e infine, il 18% controlla esclusivamente l’importo da pagare.

COMPRENDERE LA BOLLETTA

Sempre secondo lo studio ARERA le voci della bolletta che gli italiani reputano meno chiare sono quelle che fanno riferimento al dettaglio dei costi fissi e variabili del servizio (58,3%), seguite dal dettaglio delle voci di spesa (55,1%) e dalle tariffe dell’energia per il periodo (52,3%).

La percentuale relativa alla comprensione diminuisce all’aumentare dell’età. Infatti, se nella fascia d’età 18-24 il 64,7% afferma di sapere che il prezzo riportato in bolletta è quello per il quale si è siglato il contratto, nella fascia over 64 la percentuale scende al 47,5%.

La chiarezza, soprattutto quando si parla di documenti che implicano un pagamento, è fondamentale. Per questo nella sezione finale del rapporto, l’ARERA analizza le prospettive future. Gli intervistati ritengono che adottare un modello unificato di bolletta potrebbe contribuire a migliorarne trasparenza, comprensione e uniformità dei contenuti. Per questo motivo, oltre il 50% degli intervistati preferirebbe un modello di bolletta più dettagliato e specifico.

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LE COSE DA SAPERE

Ecco, dunque, una breve guida sulle voci di una bolletta di energia elettrica (e, in fondo, le differenze con quella a gas) divise voce per voce con il loro significato.

Partiamo dall’intestazione. In questa sezione troviamo le voci utili a contestualizzare la tipologia di contratto come il numero della fornitura, di bolletta e il mercato di riferimento a cui si appartiene (tutelato o libero). A queste si aggiungono il codice POD, che identifica con esattezza il punto di prelievo, ovvero il punto fisico dove l’energia viene consegnata dal venditore e prelevata dal cliente finale e l’importo da pagare.

Ma arriviamo alle sezioni più interessati per i consumatori, ossia quelle relative ai valori di spesa e di consumo fatturati. Per la sezione spesa abbiamo:

  • Spesa per l’energia elettrica: i costi dell’energia elettrica consumata nel periodo di riferimento comprensivo anche di alcuni costi fissi;
  • Spesa di trasporto e gestione contatore: l’importo per il servizio di trasporto dell’energia dalle centrali fino alla propria abitazione. Questa spesa è solitamente composta da quote fisse (€/mese) e quote variabili (€/kWh), calcolate in base ai tuoi consumi;
  • Spesa per oneri di sistema: le spese per il servizio del sistema elettrico definiti dall’ARERA e che quindi non dipendono dal proprio fornitore.

Veniamo ai consumi energetici. Questa sezione diventa fondamentale per cercare di capire se la bolletta è in linea con le proprie aspettative oppure è troppo alta. Qui sono inseriti i dati registrati dal contatore dell’utente, quindi se si pensa di cambiare fornitore si possono trovare le indicazioni necessarie su come e quanto si sta spendendo il proprio denaro. Solitamente troviamo:

  • Consumo annuo: cioè il consumo in kWh nel corso dei 12 mesi suddiviso per fasce orarie F1, F2 e F3 stabilite dall’ARERA;
  • Consumo rilevato e/o stimato nel periodo di fatturazione: consumi eseguiti sulla base delle letture rilevate dal distributore o da stime presunte dai consumi storici del cliente;
  • Grafico consumi in kWh degli ultimi 12 mesi: riepilogo dell’andamento negli ultimi dodici mesi dei consumi energetici e del livello massimo di potenza prelevata.

Discorso analogo per le voci relative al gas. Le uniche differenze consistono nell’assenza del codice POD (esclusivo della sezione energia) sostituito dal codice PDR, che identifica il punto di riconsegna, ovvero il punto fisico in cui il gas naturale viene consegnato dal venditore e prelevato dal cliente finale. Mentre nella sezione spesa comparirà la voce “spesa per la materia gas naturale”, vale a dire il prezzo sostenuto dal venditore per fornire il gas naturale al cliente finale.

 

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