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  • 14 Novembre 2024
  • Ultimo aggiornamento 8 Novembre 2024 07:53
  • Milano

Agos Insights 2024: gli italiani, la casa e l’efficienza energetica

Secondo la survey Agos-Eumetra diminuisce la sensibilità sul tema percepito come non urgente e legato agli incentivi

Agos Insights 2024: gli italiani, la casa e l’efficienza energetica

In linea con le prime due edizioni di Agos Insights (qui quella del 2022 e qui quella del 2023) anche nel 2024 Agos ha collaborato con l’istituto di ricerche Eumetra per la realizzazione della terza edizione della survey sul rapporto tra i consumatori e la sostenibilità nelle abitudini di acquisto di ogni giorno, che riguardano il largo consumo, la mobilità e la casa. Sono emersi aspetti sociali, economici e comportamentali di grande interesse che spaziano dalla percezione del tema da parte dei consumatori italiani (approfondito in questo articolo), alla mobilità e alla casa che potete trovare negli articoli ai link che seguono.

-> LEGGI ANCHE: AGOS INSIGHTS 2024, i dati su consumatori e sensibilità al tema della sostenibilità

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CASA: L'EFFICIENZA ENERGETICA FA RIMA CON RISPARMIO

Per quanto riguarda la casa e lo spostamento dei consumi verso un tema di efficientamento energetico, resta allineata alla scorsa edizione (qui i dati) la scarsa consapevolezza della classe energetica del proprio immobile: solo un italiano su tre sa infatti classificare la propria abitazione all’interno di una scala di efficienza energetica.

Molto elevata si conferma invece l’intenzione da parte degli italiani di migliorare l’efficienza del proprio immobile,
Tra le motivazioni si conferma in vetta il fattore economico: infatti, per 2 italiani su 3 il motivo primario per cui migliorare la classe energetica del proprio immobile è risparmiare sulle bollette. Rispetto all’anno precedente cresce tuttavia l’idea di aumentare anche il comfort abitativo.
Tra le motivazioni sempre più rilevanti per cui gli italiani non si adoperano in progetti di efficientamento domestico si ritrovano le possibili complicazioni burocratiche e logistiche date dai lavori.

In generale, si conferma costante il trend in calo di coloro convinti che sia il momento giusto per intraprendere i lavori di efficientamento sull’immobile sia per motivazioni di tipo economico, sia per fattori di impatto ambientale, a favore di un aumento della quota di indecisi e di scettici, probabilmente per l’incertezza sugli incentivi, al momento non troppo attraenti e forse in aumento con l’avvento della nuova direttiva Casa Green UE.

LA PENALIZZAZIONE DEI MINORI INCENTIVI

Sempre minore è l’attenzione prestata in termini di impatto per la sostenibilità da parte degli acquirenti nel settore degli elettrodomestici.
Tale tendenza si riflette in un calo drastico della conoscenza della classe energetica in cui ricadono i propri elettrodomestici rispetto alla precedente edizione, ma soprattutto nell’ulteriore calo relativo all’intenzione di migliorarne l’efficienza, andando a confermare l’attitudine sempre meno concreta nell’affrontare i temi di sostenibilità.

La stessa conoscenza del sistema di classificazione di lettere degli elettrodomestici è diminuita rispetto all’anno precedente, ma resta molto diffusa l’idea che dovrebbero essere disponibili più incentivi per l’acquisto di elettrodomestici più sostenibili.

Il calo di consapevolezza generale in tema di elettrodomestici, infatti, potrebbe dipendere da una parziale diminuzione di incentivi disponibili nel settore degli elettrodomestici green, che di conseguenza ha portato anche a un minor interesse nel richiedere consulenze sui vantaggi economici dati dagli elettrodomestici green sul lungo periodo, connessa ad una sempre minor convinzione del risparmio stesso consentito da tali soluzioni.

LE NORME, QUESTE SCONOSCIUTE

Come già emerso nella precedente edizione dell’Osservatorio il tema normativo in tema di efficientamento energetico risulta ancora poco conosciuto: la messa a norma dell’immobile risulta ancora essere l’ultima tra le motivazioni per cui migliorarne l’efficienza. La poca conoscenza in materia di leggi e classe energetica è confermata dal fatto che solo 1 italiano su 4 circa conosce bene la direttiva Casa Green UE, mentre la metà circa degli intervistati dichiara di averne sentito parlare, senza tuttavia sapere bene di cosa si tratta. Tali dati rispecchiano esattamente la situazione di un anno fa, la quale è rimasta invariata molto probabilmente a causa di una scarsa comunicazione effettuata nel frattempo sul tema.

Anche la fiducia nell’applicazione della normativa nei tempi previsti risulta essere molto bassa, mentre quasi un terzo del campione è convinto che non verrà proprio applicata, tanto che coloro che certamente dichiarano che metteranno in atto degli interventi di efficientamento in seguito alla sua entrata in vigore, costituiscono solo l’8% del campione totale, percentuale che sale al 58% considerando anche coloro che prenderebbero ipoteticamente in considerazione l’idea di mettere in pratica qualche lavoro.

Tra gli interventi che maggiormente si prenderebbero in considerazione una volta entrata in vigore la direttiva Casa Green, al primo posto si attesta la sostituzione degli infissi, a seguire il montaggio di un impianto fotovoltaico e/o dei pannelli solari, e in terza posizione si trova la sostituzione delle lampadine con delle nuove a led, intervento immediato e semplice da mettere in atto.

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